CORSPORT (G.D'UBALDO) - E' stato bello ritrovare un vec chio amico, un campione che in Italia ha lascia to il segno, anche se non ha vinto molto. Ivan Za morano, attaccante cileno per cinque stagioni nell'Inter, oggi è commentatore del Mondiale per la televisione del suo Paese. Zamorano ha parla to volentieri dell'Italia, del calcio italiano e d
La Roma è interessata a Isla, uno dei giovani emergenti della Nazionale, uno dei gioielli dell'Udinese. Che ne pensa?
«Se la Roma lo prende fa un grande affare. E' molto giovane, ha grandi margini di miglioramento. Può ricoprire diversi ruoli, a centrocampo e in difesa, da esterno o al centro. Ha forza fisica e ha fame di arrivare. Per certi versi mi ricorda il mio amico Javier Zanetti. Non è ancora ai suoi livelli, ma è pronto per fare il salto in una grande squadra. Ha fatto un bel campionato da titolare e anche nel Cile sarà un punto fermo».
Un altro giovane cileno interessante è Sanchez.
«Sarà una delle stelle del Mondiale, uno dei più forti della nostra Nazionale, anche lui è pronto per una grande squadra. Salta l'uomo con grande facilità, il campionato italiano lo ha fatto maturare ».
Al Cile mancherà Pizarro.
«Ha fatto la sua scelta e va rispettata. Per motivi personali ha rinunciato alla Nazionale e non ha chiesto di tornare per i Mondiali per rispetto dei suoi compagni. Nessuno nel nostro Paese lo colpevolizza per aver lasciato la Nazionale. E' uno dei più forti centrocampisti a livello internazionale, in Italia da anni gioca ad alti livelli, all'Udinese, all'Inter e alla Roma. Certo, poter contare su Pizarro sarebbe un grosso vantaggio per il Cile, ma credo che anche senza di lui la nostra Nazionale sia pronta per fare un buon Mondiale. Ci arriviamo con una nuova generazione molto interessante che ha fame di vincere. Il commissario tecnico Bielsa ha portato una filosofia importante ».
Cosa pensa del ritorno di Adriano in Italia?
«Io non l'ho incrociato all'Inter, è arrivato dopo di me, quando andai in Messico. Ma è un grande giocatore. E' una scommessa, un'incognita. Bisogna vedere come sta psicologicamente. Perchè è ancora giovane e se sta bene di testa a livello fisico può fare la differenza e garantire un gran numero di gol » .
L'Inter quest'anno ha vinto tutto.
«Ho provato una grande emozione, perchè l'Inter mi è rimasta nel cuore. Sono contento per il presidente Moratti e la sua famiglia, lui ha investito molto e questi successi lo ripagano di tanti sacrifici. Sono felice anche perchè nell'Inter ho ancora tanti amici, a cominciare da Zanetti. Io non ho vinto molto, arrivavo da Madrid, proprio dove l'Inter meno di un mese fa ha alzato la Coppa. Quasi un segno del destino».
Come vede questo Mondiale?
«Credo che la Spagna sia la più forte, però sarà il campo a dare i verdetti. Dietro vedo le solite, Argentina, Brasile, Germania e naturalmente Italia. E' sempre una delle squadre più accreditate, ha un grande commissario tecnico anche se è cambiata molto dopo il Mondiale vinto in Germania. Bisognerà vedere se riuscirà a mantenere quella compattezza di quattro anni fa. Comunque manca un attaccante del calibro di Paolo Rossi o Schillaci che possa risolvere le partite».