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CORSPORT (P. TORRI) - Si tratta. Tra Unicredit e Italpetroli per cercare quel punto di incontro che vorrebbe dire conciliazione, cioè il passaggio di buona parte degli asset del gruppo Italpetroli nella disponibilità del-lIstituto bancario diretto dal dottor Alessandro Profumo per ripianare il debito
LA GIORNATA - Ci sono molte voci a proposito della trattativa in corso che vivrà un altro appuntamento importante il prossimo 30 giugno ( forse l 1 luglio) quando gli avvocati delle parti si rimetteranno seduti attorno a un tavolo per continuare a cercare un punto dincontro che consenta la chiusura della questione. Tra le parti la distanza sembra che sia di qualche decina di milioni, cioè Unicredit vorrebbe lasciare alla famiglia Sensi un patrimonio in immobili di venti-venticinque milioni di euro, la risposta dallaltra parte è che servono una novantina di milioni per poter brindare (si fa per dire). Di sicuro si può dire che, in questo momento, da entrambi le parti, cè anche un sottile gioco, a proprio uso e consumo, di informazione e disinformazione con lobiettivo di far credere che, in caso di mancato accordo, la colpa sarebbe dellaltro.
I FATTI - Noi preferiamo attenerci ai fatti. E quelli di ieri hanno fatto registrare un comunicato, attraverso un portavoce, di Unicredit. Comunicato che a leggerlo e basta, non è che sia un inno allottimismo per laccordo che dovrebbe sancire la fine di questa annosa questione: « L'udienza del 23 giugno scorso ha evidenziato spirito di collaborazione, ma anche una significativa distanza sui contenuti economici e sulla struttura del possibile accordo. Quindi al momento non esiste un'ipotesi di operazione condivisa » . In attesa che si concretizzi questa ipotesi, si può cominciare a ragionare su cosa succederà nella Roma nel momento, se arriverà, in cui Unicredit avrà la disponibilità della società giallorossa.
SCENARIO - Unicredit, come ha già fatto sapere, non ha nessuna intenzione di gestire la Roma. Ma è chiaro che a fronte delleventuale mancanza di un compratore ( compratori) immediata, dovrà affrontare un periodo di transizione, periodo oltretutto molto delicato visto che sarebbe quello del mercato e dellinizio della nuova stagione con la partenza della squadra per il ritiro. La gestione ordinaria, diciamo così, sarà assolutamente garantita, bisogna tener presente che Unicredit, in ogni caso, non vuole certo ridimensionare il valore della società giallorossa, basta un po di logica per capire che si tratterebbe di un autogol alla Niccolai.
Si stanno valutando un paio di ipotesi per il dopo 5 luglio, giorno del nuovo incontro tra le parti nello studio privato del Professor Ruberto, arbitro super partes.
Un paio di ipotesi, ovviamente, legate allesito positivo della conciliazione. La prima prevederebbe un ruolo più decisionale per Gian Paolo Montali, attuale « coordinatore e ottimizzatore » per usare le parole del comunicato con il quale la Roma annunciò larrivo del nuovo dirigente. Tocccherebbe a Montali, insomma, il ruolo di traghettatore verso una nuova proprietà che potrebbe essere costituita anche da una cordata italostraniera.
La seconda, invece, vedrebbe la dottoressa Rosella Sensi confermata nel ruolo di presidente ma con un Consiglio damministrazione del tutto rivoluzionato, cioè con manager in maggior parte espressione della banca di piazza Cordusio.