GASPORT (A. CATAPANO) - Cesare Ruperto, con la gentilezza del padrone di casa e il rigore delluomo di legge, è stato molto chiaro: «Mi garantite che ci sono i presupposti per un rinvio? Daccordo, ma mica possiamo andare alle calende greche...». Il professore, che il calcio ha conosciuto nella famigerata estate 2006, quando da presidente della Commissione dappello federale mandò in B Juventus, Lazio e Fiorentina, lasciando in A solo il Milan (poi arrivò Sandulli...), il 1˚ agosto partirà per la Calabria, chi cè cè.
CONCILIA? «Ludienza arbitrale è stata rinviata alle 12 del 23 giugno per un tentativo di conciliazione e in difetto di discussione finale», annuncia uscendo dallo studio Ruperto il giurista Agostino Gambino, legale della Sensi. «Entrambe le parti aggiunge sono ampiamente disponibili a trovare un accordo». E dire che la giornata era cominciata con un comunicato di fuoco di UniCredit contro Italpetroli. E invece «... il 23 giugno dice uno dei presenti allincontro potrebbe diventare una data storica, almeno per questa città». Non è un caso, infatti, che Ruperto abbia chiesto ai legali di presentarsi al prossimo appuntamento con Rosella Sensi e Alessandro Profumo, in modo da ratificare lintesa.
MA SU QUALI BASI? Ieri anche fonti autorevoli come Radiocor hanno preso atto delle modalità dellaccordo proposto da UniCredit: cessione immediata alla banca degli asset principali di Italpetroli, As Roma in testa, in cambio dellazzeramento del debito (circa 325 milioni solo con UniCredit) e della chiusura di ogni pendenza giudiziaria. I legali della Sensi (fosse per lei la Roma sarebbe lultima cosa cui rinunciare) studieranno nei dettagli la proposta e probabilmente proveranno a rilanciare. I prossimi giorni serviranno a capire a chi resterà cosa. «Penso che la pausa estiva del campionato possa essere loccasione migliore per disegnare un futuro solido per la Romada l punto di vista finanziario. Credo che il presidente Sensi abbia a cuore tutto questo e saprà guidare questa trasformazione». Così parlò il sindaco Gianni Alemanno. Lui sì con straordinario tempismo.