Su Doni c’è il Galatasaray. Da Baptista e Brighi il tesoretto

06/06/2010 alle 11:02.

IL ROMANISTA (G. PIACENTINI) - Per completare la campagna acquisti giallorossa c’è bisogno, oltre al riscatto di Burdisso, di altri cinque giocatori. In ordine di importanza: un quasi titolare per la fascia destra in difesa (visto che Cassetti va per i 34, che Motta non sarà riscattato e Cicinho resterà quasi sicuramente in Brasile), un vice- Riise, un vice-Taddei, un quarto centrale difensivo possibilmente giovane e di prospettiva e un terzo portiere d’esperienza

Il ds giallorosso Pradè, che ha già portato in giallorosso senza spendere un solo euro Adriano e Fabio Simplicio, sta lavorando in maniera intelligente ma qualche euro dalle casse giallorosse dovrà per forza uscire per mettere a disposizione di Ranieri la rosa di cui ha bisogno. E visto che in questo momento non si conosce la disponibilità economica per fare il mercato, inevitabilmente si dovrà ricorrere ad alcune cessioni. Non di top player (, Mexes, Vucinic) ma di calciatori di seconda fascia che hanno un discreto mercato e che contemporaneamente sgraverebbero il bilancio giallorosso di stipendi importanti: Doni, lo ha ammesso lo stesso Ranieri, Cicinho e Julio Baptista sono i più indiziati a lasciare Trigoria. A loro bisogna aggiungere Matteo Brighi, che dopo l’arrivo di Fabio Simplicio rischia di vedere ulteriormente ridotto il suo già poco spazio. Quattro cessioni per un tesoretto, da utilizzare per completare la rosa.

Per Doni, attualmente impegnato in Sudafrica con la Seleçao, c’erano stati dei contatti con l’, ma appare più concreta, al momento, la pista che porta al Galatasaray. I dubbi riguardano soprattutto il tecnico Rijkaard, mentre i vertici del club turco sarebbero pronti a investire sul giocatore.

 

Cicinho ha chiesto di rimanere in Brasile anche oltre la fine del prestito al San Paolo. La Roma sarebbe felicissima di accontentarlo, a patto però che qualcuno sia disposto a pagare, anche poco, per il prezzo del suo cartellino. La società giallorossa non sembra intenzionata a fare regali al calciatore, che dallo scorso gennaio non ha mai perso occasione per lanciare qualche frecciata alla Roma.

 

Diverso il discorso per Julio Baptista. La Bestia, anche lui in Sudafrica con la Nazionale, ha tanto mercato in Italia e in Europa: il lo aveva individuato come alternativa a Luca Toni, ma poi ha chiuso con l’ex centravanti del Bayern Monaco. Anche fuori dall’Italia la Bestia piace: in Spagna e in Inghilterra gli estimatori non mancano. La strategia della società però è chiara: della cessione del brasiliano se ne parlerà dopo il Mondiale perché il suo prezzo potrebbe salire in caso di prestazioni positive e magari di qualche gol in Sudafrica.

 

Brighi, paradossalmente, è quello che ha maggiore mercato. In Italia piace al e alla Sampdoria ma non solo. Se la Roma decidesse di metterlo in vendita non avrebbe alcuna difficoltà a piazzarlo, e lui non si opporrebbe visto che il ruolo di panchinaro, seppure di lusso, gli sta parecchio stretto.