Stramaccioni, l’uomo scudetto

03/06/2010 alle 12:32.

IL ROMANISTA (V. META) - Stramaccioni, come Montella per i Giovanissimi, conoscerà oggi quali saranno gli avversari delle prossime final-eight della Roma. Il sorteggio è previsto a mezzogiorno, a via Po. Per Stramaccioni si tratterà della quinta fase finale in sei anni. La quarta, escludendo il periodo trascorso alla Romulea. Un curriculum niente male. Il tecnico degli Allievi Nazionali ha ormai maturato una certa esperienza per quanto riguarda le finali scudetto e nella tarda mattinata di oggi conoscerà le avversarie che la sua Roma si troverà di fronte fra dieci giorni a Chianciano. «Cerco di trasmettere ai ragazzi quello che ho imparato in questi anni. Solo chi non le ha mai disputate può parlare di una favorita per le final-eight. Per arrivare in fondo, sono troppe le cose che devono coincidere ».

C’è da credergli, visto che con tutte le squadre che ha allenato è sempre arrivato alla fase finale. Il primo capitolo della sua personalissima saga Stramaccioni lo scrive nella stagione 2003/04, quando allena i Giovanissimi Regionali della Romulea. Con la formazione degli ’89 conquista il titolo regionale battendo il Savio ai calci di rigore, per poi andarsi a giocare le final-six a . Dopo le vittorie su Enotria e Trinitapoli, arriva la sconfitta in finale contro il Montebelluna. L’anno successivo è quello del grande salto: dalla Romulea alla Roma. Con la squadra dei ’91, in cui figurano fra gli altri , Citro e Bertolacci, arriva a un passo dalla Coppa Lazio, ma il titolo sfuma sul più bello proprio contro i biancocelesti.

 

Una stagione più tardi, Stramaccioni si prende però la più gustosa delle rivincite, alla guida dei Giovanissimi Nazionali (il gruppo dei ’92). Stavolta le fasi finali si giocano nel Salento e per la Roma è un trionfo. Dopo i successi con Atalanta e Inter e il pari con il Lecce, i giallorossi sfidano la Sampdoria nella gara che vale lo scudetto. I tempi regolamentari terminano sull’1-1, grazie a un rigore trasformato da Sini che rimedia allo svantaggio iniziale. I tiri dal dischetto arridono alla Roma, che può festeggiare un tricolore che mancava dal 1999, quando a conquistarlo erano stati gli ’84 capitanati da Aquilani.

 

Nel 2008, Stramaccioni ritrova i ’91 negli Allievi Nazionali. Anche questa volta, finali centrate, anche se il tecnico si trova a dover far fronte alla contemporanea assenza dei registi della squadra: Petrucci è passato al Manchester da un mese, mentre è incorso in un brutto infortunio al ginocchio sul finire della regular season. Dopo il pari con l’Empoli e la cinquina rifilata al Venezia, la Roma si vede sbarrare la strada dal Parma, grazie a un gol a tempo scaduto e per di più viziato da un evidente fallo su Brosco.

 

Un’amarezza che il tecnico prova a cancellare l’anno seguente, il 2008/09, quando è nuovamente costretto a rinunciare a uno dei suoi giocatori migliori, Scardina, che alla fine di maggio si fa male ai legamenti di un ginocchio. Fatale è ancora la terza partita, che vede i giallorossi sconfitti per 2- 1 da una stellare, che di lì a poco si sarebbe laureata campione d’Italia.

 

L’ultimo capitolo parlerà della quarta finale nazionale con la Roma e sarà ambientato in Toscana. Ma è ancora tutto da scrivere.