
IL TEMPO (A. AUSTINI) - De Rossi corregge il tiro, i romanisti riprendono fiato. Dopo l'«apertura» a una possibile partenza verso il Real Madrid, il centrocampista giallorosso torna a parlare come prima. «Andare a giocare all'estero? Ci ho pensato - conferma De Rossi al sito della Fifa - e mi sono immaginato quello che sarebbe giocare all'estero, ma la verità è che la Roma per me è tutto, è la mia vita. Non sento di poter essere felice lontano dalla mia città». Il giocatore e la società giallorossa vogliono giurarsi amore eterno dopo qualche tentennamento. Che, come dice lo stesso De Rossi, c'è stato. «Non si sa ovviamente mai - aggiunge il campione
Dal primo incontro è uscita una fumata nera, se ne riparlerà dopo il Mondiale. E lì De Rossi potrebbe incrociare anche Burdisso, sperando di ritrovarlo poi a Trigoria. L'argentino è già in parola con la Roma per un quadriennale, ma l'intesa con l'Inter è tutta da trovare. «La settimana prossima - spiega il procuratore dell'argentino - incontrerò Oriali per trovare un accordo».
Il resto del mercato: il Chelsea si è ritirato dalla trattativa per Doni che resta nel mirino dell'Arsenal, entro lunedì arriverà la firma di Taddei sul rinnovo fino al 2014, mentre Adriano è atteso a Roma martedì. Nel frattempo il centravanti sta risolvendo i suoi problemi legali in Brasile. Ieri, dopo aver disertato la convocazione al dipartimento di polizia civile, alle 13.45 locali si è presentato insieme al suo avvocato dalla polizia federale nella sede del Ministero Pubblico dello stato di Rio. L'interrogatorio è durato oltre due ore, ma Adriano dovrà ripresentarsi davanti al pubblico ministero. La sua posizione, infatti, si sarebbe complicata e starebbero aumentando i sospetti sul fatto che il giocatore abbia versato direttamente 30mila euro al narcoboss Fabiano Atanasio. La Roma lo aspetta, non senza preoccupazione.