
IL ROMANISTA (V.META) - Il giorno dei giorni è finalmente arrivato. Lo aspettavano da trentasette partite, gli Allievi Nazionali, attesi questo pomeriggio a Montepulciano (calcio dinizio alle 17 con diretta su Rai Sport Due) dalla finale scudetto contro la Juventus.
Tanto per ribadire le gerarchie, la Roma le ha affrontate nuovamente e nuovamente battute (il Siena addirittura con lo stesso risultato, 3-0). Un successo su tutta la linea per i ragazzi di Stramaccioni, più forti della sfortuna che li ha privati per infortunio di un elemento fondamentale come Stefano Sabelli e poi di Caratelli, Caprari e Piscitella. Ragazzi che hanno saputo colorare di giallorosso le tribune della Toscana, visto che a seguirli cè sempre stato il pubblico delle grandi occasioni. Tre vittorie in altrettante partite, frutto di uninterpretazione delle gare ai limiti della perfezione. Otto gol segnati, nessuno subito. E soprattutto tanto spettacolo. Quanto visto nel primo tempo della partita con il Siena avrebbe fatto invidia a molte delle squadre scese in campo finora ai Mondiali. Vincere così ha tutto un altro sapore. La Juventus, dal canto suo, è la sola formazione che possa dire di aver battuto i giallorossi, sia pure non in una gara ufficiale. È successo lo scorso 13 settembre a Livorno, in occasione della finale del Memorial Vitulano, quando Geografo e De Silvestro hanno firmato il 2-0 che ha consegnato il trofeo ai bianconeri. In campionato, la squadra di Guidoni ha chiuso la regular season al secondo posto nel girone A, alle spalle del Torino.
Sbarazzatasi di Atalanta e Chievo rispettivamente nei sedicesimi e negli ottavi dei playoff, la Juve è approdata alla finale grazie al pari con lInter e ai successi contro Padova e Reggina. Contro i granata serviva una goleada per la miglior differenza reti: è finita 6-1, con ben quattro gol di Elio De Silvestro. Il centrocampista dellUnder 17 è senzaltro lelemento di maggiore qualità, quello in grado di fare la differenza. Una saga a parte è poi quella che ha per protagonista Andrea Stramaccioni, classe 76 come Francesco Totti. Il tecnico si appresta a vivere la sua quarta finale nazionale sulla panchina della Roma. La prima volta, nel 2007 con i Giovanissimi, ha riportato a Trigoria uno scudetto che mancava dal 1999. Poi due finali sfiorate con gli Allievi, di cui una, quella del 2008 con i 91, sfumata un 17 giugno contro il Parma. Ironia di una sorte in vena di scherzi. Al terzo tentativo, è arrivata la volta buona. «Questi ragazzi sono unici ha detto il tecnico -. Qualsiasi sarà il risultato, hanno fatto una stagione straordinaria». Una stagione che questo pomeriggio potrebbe diventare indimenticabile. Lappuntamento è per le 17 al "Bonelli" di Montepulciano, dove la Roma ha già battuto la Fiorentina allesordio. La sfida è di quelle riservate ai cuori forti.