
IL ROMANISTA (D.GALLI) - «SONO CONTENTO che se ne parli, sono ancora per metà della Roma. Che ben vengano queste voci...». Voci. Rumors. Le ultime danno per possibile il ritorno alla base di Aleandro Rosi. Ventitré anni compiuti da meno di un mese, terzino destro con licenza di offendere, Aleandro ha compiuto il definitivo salto di qualità nellultima stagione a Siena. Nato e cresciuto alla Garbatella, è un romano doc ed è tifosissimo della Roma. Calcisticamente, è nato invece nel posto sbagliato. Nella Lazio. Aveva
È sotto la conduzione di Spalletti che, nella stagione 2006/07, Aleandro si toglie tre (grosse) soddisfazioni. Il 24 settembre realizza il primo gol in giallorosso in un 4-0 al Parma al Tardini. Otto mesi dopo, il 24 maggio, firma invece lultima rete stagionale della Roma e la prima allOlimpico. Sotto la Curva Sud. Tre mesi più tardi, Spalletti lo getta nella mischia nei delicatissimi momenti finali di Inter-Roma. Rosi disputa quegli ultimi istanti di Supercoppa come un veterano. Protegge palla, ruba tempo. Il trofeo è suo. Aleandro lo festeggia a Fiumicino assieme a migliaia di romanisti. Sul pullman, Rosi è uno dei più scatenati. Sono gli ultimi sgoccioli della sua esperienza giallorossa. Le parentesi con Chievo e Livorno non sono felicissime. Il riscatto arriva a Siena, dove specie nella seconda parte della stagione Rosi è uno dei più brillanti. Adesso che serve unalternativa a Cassetti (e pure a Taddei), a Trigoria stanno pensando di farlo tornare a casa. Rosi non vede lora.