
CORSPORT (P. TORRI) - Peccato per quel pronostico sulla Spagna, «vince due o tre a zero» . Pronostico dettato, forse, dalla passione che ha sempre avuto per il flamenco, anni di intense lezioni per imparare uno dei balli più belli al mondo. Pronostico fatto in diretta web-tv, quella del lagenzia Adn-Kronos (agenzia che ha un contratto per le relazioni esterne con il grup po Italpetroli), nel corso della trasmissione «Salotto dei mondiali» che ieri ha ospitato per qualche ora la dottoressa Rosella Sensi.
Non ha certo giocato fuori casa il presiden te della Roma, accettando con apparente se renità anche una telefonata di critica da par te di un tifoso in un contraddittorio, peraltro, limitato a pochi interventi.
Non ha certo giocato fuori casa il presidente della Roma, accettando con apparente serenità anche una telefonata di critica da parte di un tifoso in un contraddittorio, peraltro, limitato a pochi interventi.
Ma, soprattutto, pur specificando che di «mercato preferisco non parlare» , la dottoressa Sensi qualche cosa a proposito della Roma che verrà lha detta. In particolare riferita a Nicolas Burdisso, dichiarato obiettivo della società e Ranieri, giocatore che la passata stagione lha sì giocata con la maglia giallorossa ma con quella formula del prestito che, invece, oggi come oggi, non sembra più percorribile. Quindi bisogna comprarlo. E la dottoressa Sensi si è dimostrata piuttosto convinta che alla fine il bandito, come lo chiama Ranieri, dopo aver smaltito le fatiche del Mondiale il prossimo anno giocherà ancora per la sua squadra: «Burdisso lo vedo come un giocatore della Roma. Dobbiamo parlare con Moratti che in questi giorni è stato impegnato nella scelta del nuovo allenatore dellInter. Confido molto nellottimo rapporto che cè tra me e Moratti per risolvere la questione. Mi auguro che rimanga alla Roma, ma ha dato talmente tanto questanno alla Roma che lo avrei guardato comunque con affetto. Spero che possa rimanere da noi perché ci ha dato molto» .
Dato a Burdisso quello che è di Burdisso, la dottoressa Sensi ha fornito rassicurazioni anche dal punto di visto delle cessioni. Confermando, peraltro, quello che ha sempre detto a proposito di certi giocatori come De Rossi e Mexes che, con cadenza quotidiana, vengono accostati a quel club inglese o a quellaltro spagnolo: «De Rossi è un giocatore della Roma. Non si vende e non si discute. È un simbolo e un campione come Totti. I tifosi devono stare sereni. Cessione di Mexes? Non voglio neppure pensarci e in ogni caso non svelerò le operazioni di mercato» .
Cè stato modo, sfruttando pure il traino dei Mondiale, anche di spaziare e dire la propria, su molti altri giocatori, compreso il futuro di Ranieri che il presidente vede ancora a lungo in giallorosso: «Sono felice per De Rossi. E stato tra i migliori in campo. Anche Juan ha fatto bene. Non sono sorpresa di Doni e Baptista convocati nel Brasile, sono grandi giocatori. Noi siamo molto contenti di Julio Sergio, avrei convocato anche lui. Mi dispiace non vedere Totti con la Nazionale, però dallaltra parte sono felice perché vuole dire che si preserva per la Roma. Marchisio? Non mi piace, ho altre preferenze. Nella Spagna prenderei Villa ( appena acquistato dal Barcellona per 40 milioni di euro -n.d. r.),anzi Iniesta. Mi spiace che Toni non sia rimasto. Forse potevamo fare di più, ma non ci sono state le circostanze. Se non fosse arrivato subito il Genoa avrei fatto un altro tentativo. Cassano non lo riprenderei, a Roma ha fatto il suo tempo. Balotelli deve crescere ancora molto. Le finali conquistate dalle nostre squadre giovanili sono la dimostrazione che puntiamo sui giovani. A Ranieri auguro un futuro azzurro tra molti anni. Per me il mister è una persona rara».
Infine limmancabile domanda sul futuro della società e la voglia di Adriano:«Sulla vendita della società preferisco non rispondere perché siamo una società quotata. La risposta lho già data molte volte. Adriano lo volevamo da tempo. Lo abbiamo seguito a lungo, poi a febbraio abbiamo continuato a parlare con lui. Dietro questa operazione cè stato un grande lavoro, era desiderato da molte altre squadre. Tra noi e lui cè stato subito un grande feeling». Speriamo duri.