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CORSPORT - Serve o non serve alla Roma un vice Pizarro? Dibattito aperto, a prescindere dalle possibilità economiche della società che fino ad ora ha preso solo due parametri zero come Adriano e Simplicio. Proprio il centrocampista
Lo dicono i numeri, in maniera evidente. Con Pizarro in campo la Roma nellultimo campionato ha conquistato 71 punti in 31 gare. Media punti 2,29. Proiettata nelle 38 partite dà un totale di 87 punti: scudetto facile visto che lInter ha tagliato il traguardo a quota 82. Senza il cileno la Roma ha giocato 7 partite collezionando 11 punti con una media di 1,57 a partita. Con questa media la Roma sarebbe finita quinta con 60 punti, fuori dalla Champions, superata anche da Milan, Sampdoria e Palermo.
E non consideriamo la sciagurata Cagliari- Roma 2- 2 in cui Ranieri ebbe la malaugurata idea di sostituire Pizarro al 40 della ripresa, sul 2-0 per la Roma. Che altrimenti la media- Pizarro si alzerebbe ancora.
Ranieri (che da quel Cagliari- Roma in poi si è guardato bene dal sostituire il cileno nel corso della gara) quando ha dovuto fare a meno di lui ha optato per un centrocampo più robusto sotto il profilo atletico ma sicuramente meno tecnico e organizzato. Nel cambio la Roma ci ha quasi sempre rimesso nonostante il prodigarsi di De Rossi in una sorta di doppio ruolo che non gradisce troppo (regista ma anche interditore) e il contributo di buoni cursori ma con qualità ben definite come Brighi, Perrotta e, quando è stato chiamato in campo lacerbo Faty.
Tra laltro, dopo quattro anni di Pizarro- regia appare chiaro che in sua assenza tutta la squadra non riesce a muoversi secondo il suo standard migliore. Come detta i tempi di gioco il cileno infatti, probabilmente non sa farlo nessun altro. Sia quando accelera sia, soprattutto quando vuole o deve rallentare con le sue veroniche, il possesso palla e conseguenti cambi di gioco. Insomma, sembra quasi che la Roma sia diventata Pizarro- dipendente e questo va bene solo se Pizarro cè. Il rendimento della squadra e la qualità del gioco invece diminuiscono in sua assenza.
In sede di mercato Claudio Ranieri ha lasciato la lista di una difficile spesa nelle mani di Pradè, che sta cercando tra mille difficoltà di ricomporre il mosaico secondo le preferenze del tecnico. Nel mondiale abbiamo visto il ghanese Annan ( 24 anni) lavorare bene in mezzo al campo e con una lieve somiglianza col Pek. Gioca ( ancora) in Norvegia, potrebbe non costare molto. Cè poi il brasiliano Josuè (31) con attitudini simili, ma gioca nel Wolsfburg e potrebbe non muoversi. In Italia solo un giocatore come Andrea Pirlo sembra avere certi requisiti tecnico-tattici. Ma Pirlo è Pirlo, con i suoi anni e i suoi titoli. E sicuramente chiuderà la sua carriera nel Milan. Piuttosto, si potrebbe chiedere proprio al Pek se nel suo Cile, magari non proprio in nazionale, cè un suo possibile successore. Sempre che la Roma voglia cercarne uno. In alternativa, basandosi sullesperienza della stagione trascorsa, Ranieri dovrà inventarsi una Roma senza Pizarro comunque equilibrata e in grado di macinare gioco ad alti livelli.
Pizarro si avvia ai 31 anni e ha bisogno ogni tanto di tirare il fiato. Tra i tanti problemi di mercato di una Roma che avrà di nuovo limpegno Champions, anche quello di brevemedia durata: trovare un altro Pizarro o cambiare decisamente rotta in senso tattico (e questo dovrà deciderlo anche Ranieri) quando il cileno non potrà essere in campo?