Roma, obiettivo ringiovanire

15/06/2010 alle 12:30.

CORSPORT (P.TORRI) - L’esperienza è un fatto­re che conta in tutti i settori del­la vita. Calcio compreso. Anche se, ovviamente, quando si parla di calcio o sport in genere, l’espe­rienza è un fattore che ha una carta d’identità comunque relati­vamente giovane, diciamo dai trenta anni in su. In questo senso la Roma può stare tranquilla, for­se pure troppo. Perché da un det­tagliato e approfondito studio del sito LAROMA24.IT è venuto fuori che la Roma che ha disputato la passata stagione, come età media è la più vecchia della storia giallo­rossa. Il numero di­ce anni 29,25 che, peraltro, è solo il quarto più alto del­le squadre dell’ulti­mo campionato che vede il Milan stac­cato in testa ( 30.92), al secondo posto il Bologna ( 30,04), medaglia di bronzo il Chievo (29,28).

Rimane però il dato della Roma più anziana di sem­pre, oltretutto in te­sta di un anno secco rispetto alla seconda, cioè la Roma del dopo scudetto del 2001 che, all’epoca, denunciava un’età media di anni 28,2. L’esperienza, dicevamo, è un fattore importante, soprattut­to in una squadra che vuole scen­dere in campo pensando di vin­cere, ma ci sembra evidente che si sia arrivati a un punto in cui, come disse Luciano Spalletti nel giugno del 2009, c’è bisogno di cominciare a pensare a un ringio­vanimento che si deve program­mare con un certo anticipo per non rischiare di dover fare, pri­ma o dopo, tutto in una volta. Con i nuovi arrivati a Trigoria, Adria­no ha ventotto anni, Fabio Sim­plicio trentuno a settembre, la media, più o meno rimane quella. Ad abbassarla un po’ ci penserà il quasi sicuro rientro di Aleandro Rosi, ventitrè anni, anche se non è detto visto che potrebbero par­tire i giovani che non hanno con­vinto (Faty e Andreolli) o che non rinnovano il contratto (Cerci).

E’ vero che negli ultimi anni stanno più prendendo piede i co­siddetti instant- team, cioè squa­dre programmate per durare un anno-due con l’obiettivo di vince­re, ma l’obiettivo della società giallorossa per le prossime operazio­ni di mercato deve avere un occhio di riguardo pure per la carta d’identità. Si rischierebbe, al­trimenti, alla fine della prossima sta­gione di dover fare i conti con una squadra invecchia­ta di un altro anno e con un’ossatura troppo piccola per poter programma­re le successive stagioni. A meno che non si continui a puntare sull’instant­team con tutti i rischi del caso. Perché la stagione che si sbagliano gli in­nesti, il problema potrebbe defla­grare in maniera eclatante. Per questa ragione, per esempio, un possibile arrivo del cileno Isla, ventidue anni compiuti il dodici giugno scorso, potrebbe rappre­sentare l’identikit giusto, ovvia­mente al di là delle qualità tecni­che, per i giocatori che la Roma dovrà cercare, se possibile, di mettere a disposizione di Ranie­ri. Magari aggiungendo pure la cessione di qualcuno che i trenta li ha superati da un po’.