
CORSPORT (P.TORRI) - Lesperienza è un fattore che conta in tutti i settori della vita. Calcio compreso. Anche se, ovviamente, quando si parla di calcio o sport in genere, lesperienza è un fattore che ha una carta didentità comunque relativamente giovane, diciamo dai trenta anni in su. In questo senso la Roma può stare tranquilla, forse pure troppo. Perché da un dettagliato e approfondito studio del sito LAROMA24.IT è venuto fuori che la Roma che ha disputato la passata stagione, come età media è la più vecchia della storia giallorossa. Il numero dice anni 29,25 che, peraltro, è solo il quarto più alto delle squadre dellultimo campionato che vede il Milan staccato in testa ( 30.92), al secondo posto il Bologna ( 30,04), medaglia di bronzo il Chievo (29,28).
Rimane però il dato della Roma più anziana di sempre, oltretutto in testa di un anno secco rispetto alla seconda, cioè la Roma del dopo scudetto del 2001 che, allepoca, denunciava unetà media di anni 28,2. Lesperienza, dicevamo, è un fattore importante, soprattutto in una squadra che vuole scendere in campo pensando di vincere, ma ci sembra evidente che si sia arrivati a un punto in cui, come disse Luciano Spalletti nel giugno del 2009, cè bisogno di cominciare a pensare a un ringiovanimento che si deve programmare con un certo anticipo per non rischiare di dover fare, prima o dopo, tutto in una volta. Con i nuovi arrivati a Trigoria, Adriano ha ventotto anni, Fabio Simplicio trentuno a settembre, la media, più o meno rimane quella. Ad abbassarla un po ci penserà il quasi sicuro rientro di Aleandro Rosi, ventitrè anni, anche se non è detto visto che potrebbero partire i giovani che non hanno convinto (Faty e Andreolli) o che non rinnovano il contratto (Cerci).
E vero che negli ultimi anni stanno più prendendo piede i cosiddetti instant- team, cioè squadre programmate per durare un anno-due con lobiettivo di vincere, ma lobiettivo della società giallorossa per le prossime operazioni di mercato deve avere un occhio di riguardo pure per la carta didentità. Si rischierebbe, altrimenti, alla fine della prossima stagione di dover fare i conti con una squadra invecchiata di un altro anno e con unossatura troppo piccola per poter programmare le successive stagioni. A meno che non si continui a puntare sullinstantteam con tutti i rischi del caso. Perché la stagione che si sbagliano gli innesti, il problema potrebbe deflagrare in maniera eclatante. Per questa ragione, per esempio, un possibile arrivo del cileno Isla, ventidue anni compiuti il dodici giugno scorso, potrebbe rappresentare lidentikit giusto, ovviamente al di là delle qualità tecniche, per i giocatori che la Roma dovrà cercare, se possibile, di mettere a disposizione di Ranieri. Magari aggiungendo pure la cessione di qualcuno che i trenta li ha superati da un po.