Roma, Menez vale un tesoro

21/06/2010 alle 11:47.

CORSPORT (P. TORRI) - E’ segnalato tra Montecarlo, do­ve ha casa, e i luoghi più in della Costa Azzurra. Rilassato ma non troppo, so­prattutto quando ha seguito davanti al televisore le partite della Francia, quel­la Francia della quale aveva sperato si­no all’ultimo di far parte. E chissà che, se la sua speranza fosse stata esaudita, og­gi quel capoccione (eufemismo) di Do­menech forse vivrebbe un Mondiale me­no fallimentare.

L’ARRIVO - Storia singola­re quella del francese che nell’estate del duemilaotto, la Roma acquistò dal Mo­naco per una cifra intorno ai dieci milioni e mezzo di euro. Era considerato uno degli emergenti del calcio transalpino, stessa genera­zione di Benzema e Ben Arfa, la novelle vague di un calcio che stava affannosamente cercando qualcu­no che potesse perlomeno ridimensiona­re il fantasma di Zinedine Zidane. Per un anno e mezzo è stato molte ombre e po­che luci, anche se queste luci erano di quelle intense che certificavano un ta­lento naturale che davvero non si può di­scutere. Però i dubbi rimanevano per un carattere un po’ introverso e poco pro­penso al sorriso, una mancanza di conti­nuità che sembrava cronica, un rappor­to con Ranieri in cui i confronti accesi erano più numerosi dei colloqui sereni. Basta riandare con la memoria al gen­naio scorso quando Menez sembrava uno di quei giocatori che potevano esse­re venduti o, nella migliore delle ipotesi, da mettere nella lista dei partenti in vi­sta di questo mercato estivo.

IL FUTURO - Ora è cambiato tutto. Per­ché Menez dalla Roma e da Ranieri è con­siderato un giocatore assolutamente in­cedibile, cosa che potrebbe avvenire so­lo nel caso si presentasse un club con venticinque milioni di euro, cioè la cifra inserita nel contratto del giocatore che lo libera da qualsiasi vincolo contrattuale dopo due anni di Roma, quelli appunto già disputati dal giocatore cresciuto nel­le banlieue parigine. In questo senso, a meno di clamorosi colpi di scena, la so­cietà giallorossa può stare tranquilla, ci sembra assai difficile che qualcuno bus­si a Trigoria con una borsa contenente venticinque milioni per Menez (se mai dovesse succedere, co­munque sarebbe accolto nella sala migliore, tè, pa­sticcini e tutto quello che potete immaginare).

Ranieri punta molto sul francese per la prossima stagione. Tra i due è stato chiarito tutto, ora Menez sente la fiducia della socie­tà, del tecnico e dei com­pagni, componenti fonda­mentali per accendere la fantasia di un ragazzo che ha bisogno di sentirsi im­portante per poter fare la differenza come è nelle sue possibilità. Certo a vedere oggi la rosa giallorossa, una maglia da titolare per il francese non sembra esserci, ma la Roma che do­vrà giocare campionato, e coppa Italia, con tante settima­ne in cui gli impegni saranno tre in set­te giorni, il ruolo di Menez potrà essere molto più attivo di quello che ha avuto nell’ultima.

La prossima per Menez dovrà essere la stagione in cui far cadere anche gli ul­timi dubbi sulle sue qualità. Anche per la nazionale francese comincerà un nuovo ciclo con Laurent Blanc in panchina. Per Menez ci sono tutti gli stimoli per una grande stagione. La Roma ci conta.