DNEWS (M. MORELLI) - Come una sfida di coppa, che se oggi finisce 0-0, costringerà al ritorno, stabilito a meno di ribaltoni improvvisi il 30 luglio. Da una parte cè la famiglia Sensi, dallaltra Unicredit, istituto di credito che vanta oltre 400 milioni di credito (interessi inclusi) nei confronti del gruppo Italpetroli, proprietario della Roma. Arbitro della tenzone il collegio arbitrale presieduto da Cesare Ruperto, che dovrà dirimere la questione.
Come andrà a finire al momento non lo sa neanche Ruperto, in compenso viene vagheggiato il ritorno alla carica di Francesco Angelini, pronto a bussare alla porta stavolta con una offerta superiore alla precedente. Sì, Angelini al momento appare defilato, ma secondo esperti dalta finanza (gli stessi che sottolineano il continuo interesse per il sodalizio del tycoon romano) le sue sono mosse strategiche.
Prosegue nel frattempo il mercato, anche se nel caso del possibile trasferimento di Burdisso tutto è rinviato a lunedì, quando i dirigenti giallorossi sincontreranno con lInter. Ieri Hidalgo, manager dellargentino, ha dialogato con Branca così da sondare il terreno. «Burdisso vuole restare alla Roma ha detto Hidalgo - ma il prezzo richiesto dall'Inter è davvero alto, dovranno decidere i due club. Nicolas, comunque, tornerebbe anche a Milano. Però non ha molto senso se all'Inter non c'è posto per lui». I nerazzurri vogliono 10 milioni. Troppi,ma non è escluso che i due club trovino lintesa. Sul giocatore però è piombato anche il Manchester City. Se ne andrà Baptista, per il quale il Tottenham ha offerto 5 milioni.