CORSPORT - Comincia la settimana degli incontri. L'incontro per Burdisso e (forse) l'incontro per Sculli. La Roma si sta muovendo per sistemare le questioni in sospeso. Nei prossimi giorni spera di far tornare i conti.
IL DIFENSORE - Burdisso in queste ore pensa a tutt'altro. Ieri ha scoperto il Mondiale negli ultimi minuti di Argentina-Nigeria, contribuendo ad alzare il muro di Maradona. Ma proprio ieri il procuratore, Fernando Hidalgo, annunciava: «State tranquilli, non ci saranno problemi, Burdisso resta alla Roma. Lui vuole solo la Roma». Sembra una garanzia in vista del colloquio che Hidalgo dovrebbe avere martedì con l'Inter (argomento Burdisso certo, ma c'è anche Milito in ballo: può succedere di tutto). Dopo le parole del giocatore, che ha chiesto a Moratti di essere lasciato a Trigoria a tempo indeterminato e si è esposto pubblicamente in favore della Roma, le frasi del manager sono incoraggianti per il direttore romanista Pradè. La sensazione è che alla fine Burdisso sarà accontentato, perché quando un calciatore si mette in testa una cosa... A che prezzo però? Negli ultimi contatti, la Roma ha provato a inserire nella trattativa Julio Baptista e persino Mexes, che Ranieri considera un'alternativa e non un titolare. Ma l'Inter, aspettando il parere di Benitez che può essere decisivo, non è interessata a uno scambio, a meno che sull'autobus del mercato non salgano altri passeggeri (Juan ad esempio). Ci vogliono soldi allora: tra i 7 e i 10 milioni. E' probabile che qualche giorno una soluzione si trovi.
L'ESTERNO - E se Burdisso è la priorità assoluta, la Roma non ha dimenticato di avere una forte necessità di esterni. Sia in difesa che in attacco. Sul primo fronte i favoriti sono Isla e Rosi (in comproprietà con il Siena) per la fascia destra e Bellini per la sinistra. Qualche metro più avanti una strada ragionevole porta dritta a Sculli. Ma con il Genoa, che è interessato a Brighi, la trattativa non è facile. Perché la Roma valuta Brighi quanto Sculli, mentre il Genoa è favorevole a uno scambio purché sia accompagnato da un "incentivo" in denaro oppure da un giocatore di prospettiva (Cerci). E poi Preziosi è irritato per come la Roma si sarebbe mossa. «Hanno parlato ai procuratori del giocatore senza trattare con noi» dicono a Genova. Al di là delle schermaglie, in questo caso l'affare si può chiudere se le due società decidono di inserire nel discorso altri giocatori. Alla Roma piace anche Mesto, per esempio: è un esterno a tutta fascia, ha corsa e qualità, potrebbe coprire due o tre ruoli e risolvere diversi problemi. Inoltre Amelia, che si è detto disponibile per questioni di cuore a fare il secondo portiere solo nella Roma, spinge per partecipare all'operazione. Il Genoa potrebbe invece ottenere qualche giovane: Cerci, Andreolli oppure Okaka, che sembra pronto a rientrare dal prestito al Fulham. Più complicato il trasferimento di Guberti, soprattutto per motivi ambientali: il passato alla Sampdoria, breve ma intenso, è troppo fresco per essere ignorato. Ed è quasi impossibile che il Genoa accetti di farsi carico degli stipendi di Doni e/o Julio Baptista, a cui la Roma sta cercando da qualche mese una sistemazione.
L'ALTERNATIVA - Nel ruolo di Sculli, la Roma ha sondato anche il cileno Valdes. Ma l'obiettivo è credibile se l'Atalanta, retrocessa in B, accetterà di prestarlo gratis. Un'ipotesi piuttosto ottimistica. Ieri, poi, ha ripreso a circolare il nome di Ghezzal del Siena.
L'INCEDIBILE - Infine il capitolo De Rossi. Dalla Spagna continuano ad assicurare che il Real è pronto a sborsare 40 milioni per prenderlo. Ma ormai anche a Madrid conoscono bene la risposta della Roma: i simboli non sono in vendita.