Roma, 19 giorni per trovare un accordo

04/06/2010 alle 18:27.

REPUBBLICA.IT (M. PINCI) - "L'udienza arbitrale è stata rinviata al 23 giugno ore 12 per tentativo di conciliazione e in difetto discussione finale". Il legale di Italpetroli Agostino Gambino racconta così le oltre due ore di udienza arbitrale.

In mattinata UniCredit aveva diffuso un comunicato in cui informava di non aver diffuso in prima persona le notizie trapelate nella giornata di ieri a cui aveva fatto seguito un comunicato della Compagnia Italpetroli: "UniCredit smentisce le gravi insinuazioni contenute nel comunicato stampa diffuso ieri pomeriggio al mercato da Compagnia Italpetroli - si legge in una nota diffusa dall'istituto - che parrebbe attribuire alla stessa UniCredit la paternità di notizie, riferite dalla Compagnia Italpetroli come false, apparse sulla stampa. UniCredit, riservandosi ogni azione a propria tutela, comunica di non essere a conoscenza del contenuto del progetto di bilancio approvato da Compagnia Italpetroli nè, tantomeno, della posizione assunta dal collegio sindacale e, o dalla società di Revisione in relazione al bilancio medesimo. In ogni caso Unicredit intende, in conformità all'atteggiamento da sempre assunto nella gestione della vicenda, mantenere la massima riservatezza circa lo stato dei propri rapporti con il Gruppo Italpetroli".

L'udienza di oggi, servita a costituire le parti, conferma di fatto la volontà delle parti di trovare un accordo che preveda la piena soddisfazione di entrambi. Nell'incontro, andato in scena dalle 11 presso lo studio del presidente del collegio arbitrale Cesare Ruperto in via Ferrero di Cambiano, erano presenti per Italpetroli i legali Gambino e e l'arbitro Vaccarella, per UniCredit gli avvocati Di Gravio, oltre all'arbirtro Carbonetti. Non era presente Rosella Sensi che, senza la controparte (l'amministratore delegato di UniCredit Alessandro Profumo) non avrebbe potuto essere ricevuta dal presidente del collegio arbitrale. Nel corso dell'udienza non è stata chiesta una perizia tecnica. Saranno quindi UniCredit e Italpetroli a tentare di arrivare ad un accordo.