
LA REPUBBLICA (M. PINCI) - Il primo grande snodo del mercato in giallorosso andrà in scena domani a Milano. Da una parte Marco Branca, direttore tecnico dell'Inter, dall'altra Fernando Hidalgo, agente di Nicolas Burdisso (e Diego Milito).
VOLONTA' - "Voglio solo la Roma", ha spesso ripetuto Burdisso in queste ore. Parole che hanno infastidito non poco i dirigenti interisti, che dopo gli affari Mancini, Chivu e il prestito del centrale argentino, hanno già messo in chiaro di non essere disposti a nuovi 'regalI' nei confronti della Roma. Anche per questo, Hidalgo dovrà incontrare Branca prima che le due società si siedano a un tavolo. Per ribadire la scelta del giocatore e sentire la replica del club milanese. Benitez non si è ancora pronunciato sull'argentino, che in ogni caso considera (e non solo lui) chiuso il suo ciclo a Milano, soprattutto dopo gli scontri durissimi con alcuni giocatori nerazzurri durante l'ultima finale di Coppa Italia. Il dettaglio non impedisce all'Inter di partire da una valutazione di 10 milioni, quasi il doppio di quella che ne fanno a Trigoria (tra i 5 e i 6).
TRATTATIVA - Parti inconciliabili? No, ma neppure semplicissime da far incontrare. A gennaio il riscatto dell'argentino si poteva concludere sulla base di uno scambio alla pari con Baptista. Da Roma dissero no (lo farebbero ancora?) chiedendo in cambio un conguaglio economico. Partito Mourinho, che avrebbe gradito un giocatore come il brasiliano, la prospettiva è tramontata definitivamente. Da Trigoria sarebbero disposti a inserire nell'affare Mexes solo a patto di guadagnarci qualcosa, Moratti al contrario chiederà cash e nulla più. O, in alternativa, uno scambio con Juan, che la Roma ritiene incedibile.
RISCHI - "Sarà una trattativa lunga, gli affari migliori si fanno a fine mercato", il commento delle scorse ore firmato dal direttore sportivo romanista Daniele Pradè. Per chiudere l'affare bisognerebbe sbloccare un mercato in uscita mai così fermo e rastrellare contanti da spendere per il difensore. Burdisso, impegnato in coppa del Mondo con l'Argentina con cui è sceso in campo per 72 minuti, nel corso delle gare contro Nigeria e Corea del Sud, ha scelto e non tornerà indietro. Il rischio, però, in caso di attesa duratura è quello dell'inserimento di un altro club: a Roberto Mancini piace la duttilità di Nicolas, utilizzato ai tempi dell'Inter anche da mediano. Offerte non sono ancora partite, ma le prossime ore sono a rischio-sorpresa. L'incontro di domani a Milano scioglierà i primi dubbi.