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IL MESSAGGERO (S. CARINA) - In attesa della risoluzione dellaffaire-Burdisso (ieri sera è arrivato lagente Hidalgo in Italia), Vucinic mette le mani avanti: «LInter? Le voci di interessamenti ci sono sempre ma di concreto non cè nulla. Io sto bene qui, dipende tutto dalla Roma». E a Trigoria non hanno nessuna intenzione di lasciarsi scappare il montenegrino. A dimostrazione cè stato il no alla proposta di 26 milioni avanzata dal Manchester City un mese fa. Solo unofferta vicino ai 35 rischierebbe di far traballare le certezze sullincedibilità dellattaccante. Però Mirko dice di più: «Arrivare ai livelli dellInter è
Semplice constatazione, seppur amara, dellevidenza dei fatti. Non è un caso che sinora alla voce acquisti ci siano due giocatori (Adriano e Fabio Simplicio) arrivati dopo brillanti operazioni a parametro zero e un terzo (Rosi) che tornerà previo rinnovo della comproprietà con il Siena (e il probabile approdo al club toscano del baby DAlessandro). Nessun esborso per i cartellini a fronte però di un monte-ingaggi che continua a salire. Una rosa che, con i due brasiliani, per la prima volta volta nel corso della gestione di Rosella Sensi oltrepasserà il muro dei 70 milioni. Lo scorso anno era pari a 69,7, distante dalla Juventus (115), dal Milan (125,5) e dallInter (150) ma pur sempre al quarto posto in serie A (a + 30 dalla Fiorentina, quinta). Nel 2008-09 medesimo piazzamento ma con un esborso di 65 milioni, simile a quello della stagione 2006-07 (64 milioni).
In Italia, quindi, solo i tre grandi club del Nord spendono di più della Roma per i salari dei giocatori. Ed è proprio per questo motivo che la società giallorossa ha necessità di cedere. Vendere, quindi, sia per incassare quelle entrate che poi serviranno a completare il mercato (ieri Sculli ha ammesso: «La Roma mi vuole») ma soprattutto per liberarsi di quei giocatori premiati da stipendi pesantissimi che ormai sono ai margini del progetto tecnico. I nomi? I soliti: in pole ci sono Doni, Baptista e Cicinho (in tre costano 12,3 milioni ai quali se ne aggiungono altri due, divisi equamente per lattaccante e il difensore, da dare al Real Madrid dopo lultima qualificazione in Champions).
Senza dimenticare Andreolli, Cerci, Faty, Barusso e Motta (per il difensore probabile rinnovo della comproprietà). A questi potrebbe aggiungersi anche Mexes ma solo nel caso dovessero continuare i problemi legati al rinnovo del contratto (che scade nel giugno del 2011).