IL TEMPO (A. AUSTINI) - Il riscaldamento è finito. La partita tra Roma e Inter per Burdisso inizia insieme alla nuova settimana. Un solo risultato può mettere d'accordo tutti: l'argentino che rimane in giallorosso, «perché l'Inter per me è un capitolo chiuso» ha detto a chiare note il diretto interessato prima di tuffarsi nell'avventura Mondiale. Il fatto che Maradona lo utilizzi da prima riserva in difesa fa il gioco della Roma. Più sta nascosto Burdisso, meglio è. Perché se l'accordo per il suo nuovo contratto esiste da tempo (quattro anni a circa 2,5 milioni di euro netti), quello con l'Inter è tutto da trovare. Qualche mese fa la società giallorossa era convinta di portarsi a casa l'argentino con 3-4 milioni di euro. Ora la cifre in
Ma quando ci sono di mezzo Roma e Inter è vietato escludere sorprese. Di ogni genere. Anche contropartite fino ad ora impensabili. Andreolli, per esempio, è uno che i giallorossi restituirebbero volentieri ai nerazzurri pur di ottenere uno sconto. Stava per succedere quando c'era ancora Mourinho, ora la parola spetta a Benitez che deve pensare a ringiovanire una difesa dall'età media molto alta. Non solo: Andreolli è cresciuto nel vivaio interista e risulterebbe utile per comporre la lista Champions. L'Inter potrebbe chiedere di inserire nella trattativa Mexes, dopo aver trovato la strada sbarrata per Juan. A Milano si parla anche di Vucinic come possibile obiettivo di Benitez. «Ma i nostri gioielli non si toccano», ribadiscono da Trigoria.
E per gioielli si intende anche Mexes. Gioco delle parti? Possibile. Di sicuro tenere il francese con un solo anno di contratto è un'arma a doppio taglio. In Inghilterra scrivono di un'offerta da 18 milioni del Manchester City: difficile crederlo, visto che Mexes fino a dieci giorni fa si poteva prendere a 16 milioni sfruttando la clausola rescissoria, ormai scaduta. Il mercato in entrata è bloccato. Trovato il vice-Cassetti con il rientro di Rosi dal Siena, serva un'alternativa a Riise: continuano a piacere Pasqual e Bellini. Per l'esterno «alto» Sculli è un nome sempre valido. Ma servono i soldi e prima delle cessioni (Doni, Baptista e Guberti su tutti) a Trigoria saranno una rarità.