La Sensi: «È il colpo che sognavo»

10/06/2010 alle 10:25.

IL ROMANISTA (M. MACEDONIO) - «NON È una scommessa. E’ una certezza». Ha il tono deciso, Rosella Sensi, nel pronunciare le parole con cui prende le distanze da un’idea diffusa, anche attraverso la stampa. E capisci allora quanto ci tenga a chiarire quale sia il suo pensiero, e con lei quello di tutta la dirigenz

La curva è già stracolma, mentre si sta pian piano riempiendo anche la tribuna. C’è un sole che picchia e, giustamente, il presidente non vuole che i tifosi attendano troppo per applaudire il proprio campione. Tanta euforia sugli spalti, ma anche tanto orgoglio. Quello che conosciamo bene, in campo e fuori. Lo stesso che si respira a contatto con la dirigenza giallorossa. Che vi sia infatti la convinzione di aver portato a termine un’operazione importante lo leggi anche nello sguardo di Daniele Pradè. «E’ stata una cosa lunga – dice il ds giallorosso – ma è anche tanto che ci lavoriamo. Il suo arrivo non rappresenta solo un tassello in più, perché Adriano in forma è uno dei primi calciatori al mondo». Non si stupisce, il direttore sportivo, per il calore del pubblico accorso in massa al Flaminio. «E’ la conferma che stai presentando un giocatore che fa sognare i tifosi, un calciatore che fa gol. E chi fa gol, nella testa di noi tifosi, rappresenta sempre qualcosa di importante. So per certo che viene con la voglia giusta. Siamo stati tanto tempo insieme e so quale sia la sua volontà.

Come si è visto anche durante la conferenza, è un ragazzo semplice, che si è voluto rimettere in gioco. E per far questo, si è detto
disposto a guadagnare anche meno che in altri posti». Ci crede, il ds giallorosso. E non lo nasconde. «Noi puntiamo su di lui. E sulla sua voglia di riscatto. Quando i calciatori sono felici, come Adriano ha detto di essere, possono dare il cento per cento di se stessi. A quel punto, le motivazioni fanno davvero la differenza».

«Posso assicurare che Adriano ha una voglia incredibile» aggiunge Bruno Conti, l’altro “direttore”, in questo caso tecnico, della As Roma. Una delle bandiere della società. Forse il più “brasiliano” tra gli ex giocatori giallorossi. Che dopo aver affiancato il “Divino” Falcao e aver giocato con quell’altro funambolo che era Toninho Cerezo, accoglie oggi a braccia aperte l’“Imperatore”. «L’anno che ha passato in Brasile – dice Bruno – gli è servito a capire e a maturare. E a riflettere sui propri errori. L’aver poi preparato un programma, che prevede il farlo venire a Roma l’1 (luglio, ndr), ovvero prima che arrivino gli altri, significa poter iniziare a lavorare da subito, già a Trigoria. Dove stiamo organizzando tutto nel migliore di modi. E dove aspettiamo anche Simplicio, che lavorerà insieme a lui». Sembra voler rassicurare tutti su quella che è la strategia studiata e messa a punto per far sì che il giocatore torni ad essere quello che abbiamo a lungo ammirato sui nostri campi, a Firenze e a Parma, come ancor più a Milano. Quello che, quando è in condizione, sa essere dirompente, per non dire devastante, in senso ovviamente calcistico. Uno che si porta dietro, come niente, tre-quattro difensori. Che non sempre bastano a fermarlo. «Adriano sarà seguito scrupolosamente – aggiunge Conti – a cominciare dal fatto che, prima di trasferirci in ritiro, starà con noi nel centro

tecnico (il “”, ndr) e dormirà direttamente a Trigoria
». Non è spaventato, Bruno, nemmeno da quei pochi chili in più che il giocatore ha messo su nel mese di inattività dopo la fine del campionato

brasiliano, vinto con il Flamengo. «A guardarlo bene, non mi sembra che sia poi così grosso – dice, sorridendo. – Ora andrà qualche giorno in vacanza, in Sardegna, ma tranquilli… quando torna, al lavoro!».