Italia inguardabile la salva De Rossi, ma non doveva essere l'unico romanista

21/06/2010 alle 10:43.

IL ROMANISTA (D. GALLI) - INDIETRO TUTTA. Nel mondiale più infelice per le Grandi d’Europa, l’Italia (in campo con il lutto al braccio per la morte dell’ex stopper azzurro Rosato) non fa eccezione riuscendo a peggiorare rispetto al debutto. Dall’1-1 fondamentalmente ingiusto con il Paraguay, all’1-1 fondamentalmente giusto con la Nuova Zelanda. E fortuna che De Rossi - 56esima presenza azzurra, ora è a due da Totti - c’è, se no a quest’ora potevano già cominciare a fare le valigie. Giovedì, ore 16, o battiamo la Slovacchia a Johannesburg oppure faremmo più bella figura a restituire la Coppa del Mondo del 2006

in più della retrocessa Atalanta. Milanista è invece Zambrotta, che non è più quello del 2006. Cassetti paga il fatto di chiamarsi Cassetti, altrimenti là a destra non avrebbe sfigurato. Come Taddei, che era convocabile e che sulla stessa fascia sarebbe stato titolare per qualsiasi altro ct azzurro. Che Lippi non abbia azzeccato le convocazioni lo dimostra la scelta, nell’intervallo di Italia-Nuova Zelanda, di sostituire un Marchisio senza idee e corsa per passare al tridente. Tempo fa, fu proprio Lippi a dire: «Marchisio? Ha le caratteristiche per andare a pressare molto bene, di partire, andare negli spazi senza palla. Come Perrotta». Che però è rimasto a casa. Come . Come l’uomo che adesso tutti cercano quando vedono un lancio lungo perdersi a fondo campo. Il principe della fantasia, il raccordo ideale di una Nazionale dai reparti slegati, stavolta, non c’è. Della Roma avete voluto solo . E infatti vi salva solo lui.