I conti sono in regola. Tutto ok per l’iscrizione

25/06/2010 alle 11:32.

IL ROMANISTA (D.GALLI) - GLI STIPENDI sono stati pagati, l’iscrizione della Roma al campionato non è a rischio. La società ha già spedito tutte le carte necessarie. Sono giorni molto importanti, forse decisivi, per il futuro della società. Nel Consiglio di amministrazione che si è tenuto ieri, si è deliberato sul budget. I consiglieri sono stati informati sulla certificazione della Deloitte, l’azienda di consulting e revisione bilanci cui si affida la Lega Calcio, in merito al pagamento degli stipendi dei tesserati al 30 aprile 2010 e agli adempimenti fiscali e contributivi. Esattamente come previsto dalle norme federali. Benissimo.

Perché oggi a mezzanotte scadrà il termine per consegnare la documentazione alla Deloitte. Una volta controllata, entro il 30 giugno l’azienda dovrà inviarla a Lega e Covisoc.

Il Cda ha giudicato «ottimi» i conti del club e ha provveduto a chiedere l’iscrizione della Roma alla prossima Serie A. Proprio la perfetta integrità finanziaria della società, assieme alle prospettive di un’altra stagione da protagonisti in campionato e in , sarebbe il nodo gordiano della trattativa sulla ristrutturazione del debito di Compagnia Italpetroli. Tra Unicredit e la holding dei Sensi che ha in pancia la Roma, ballerebbero circa 200 milioni di differenza sul valore da attribuire alla società sportiva.

Con Unicredit, il maggior creditore di Compagnia Italpetroli, si sta lavorando attorno a un’ipotesi. La banca lascerebbe la gestione della Roma alla famiglia Sensi. Unicredit non ha né interesse né le competenze per farlo, mentre sotto la direzione di Rosella Sensi - dunque dalla stagione 2004/05 a oggi - la Roma è arrivata quattro volte seconda, vincendo due coppe Italia e una Supercoppa Italiana. Se da una parte la presidentessa dovrebbe continuare a lavorare in cabina di regia, dall’altra un advisor scelto dalle parti si occuperebbe di fissare il prezzo della società e di trovare, ma più avanti, una possibile alternativa imprenditoriale ai Sensi.

Di tutto questo si dovrebbe parlare il 5 luglio, giorno previsto per l’ultimo rendez-vous tra Unicredit e Compagnia Italpetroli. Quello finale. L’obiettivo è di evitare di andare a sentenza arbitrale.

Il presidente del collegio, il professor Cesare Ruperto, è stato chiaro: «Il 5 luglio le parti dovranno arrivare con un accordo, altrimenti si andrà verso una sentenza. Oggi (mercoledì, ndr) era solo un incontro. Non si poteva pensare di uscire dopo due ore con un accordo».

Ci sono ancora dieci giorni per trovarlo. Altrimenti, i tempi si dilaterebbero parecchio. Per una decisione nel merito della controversia