
IL ROMANISTA (S.ROMITA) - Caro Toni, che per noi tutti sei Toni mica Luca, grazie. Ma grazie veramente di cuore, mica per dire. GRAZIE maiuscolo insomma. Delle botte sulla schiena, dei calci vigliacchi da dietro e per terra, delle corse fatte per tutto il campo per tenere alta la squadra e il morale di tutti nei momenti difficili.
La maglia lo sai resta. E chi la indossa, purtroppo, passa. E sarà sempre così. Perchè così è stato. Batistuta, Pruzzo, Falcao, Conti, Manfredini, solo per dirtene cinque.
Ora è il tempo di Adriano lImperatore, di Semplicemente Simplicio, il che ti fa capire che per noi non è un problema di anni nella gambe ma di moduli di gioco. E tempo di scaraventarci sul mercato con quanta forza cè per batterci come lupi in Champions League, in campionato, in coppa Italia nuovamente. Ora lo so, ti capisco, i nuovi arrivi alla Roma, mentre la gente giallorossa si gira da una parte, fanno male al cuore. Ma sappilo, mettitelo per sempre bene in testa, in quella tua testa che qui a Roma è stata poco utilizzata per tanti motivi, che la gente giallorossa non te le girerà mai le spalle. Ci hai fatto sognare e sperare, e anche un po soffrire. Ma torna qui allOlimpico da avversario e vedrai che per la Curva, per la Tevere, e per tutto lo Stadio, giocatori compresi, tu sarai sempre Toni. E il bello è che lo sarai per sempre. Anche fra trentuno anni. Quando ne avrai sessantaquattro e ti chiederai come Paul Mc Cartney, se qualcuno ti ama ancora e si ricorda di te, puoi star certo che a Roma avrai sempre la risposta che cerchi. Inaspettata, magari da un ragazzetto o da un tuo coetaneo al tavolo vicino mentre sei al ristorante. :« Ammazza Toni quellanno che sfica! Certo che Adriano...lo capisci da solo no?».