Con le cessioni gli altri colpi: Ebouè-Behrami

14/06/2010 alle 10:14.

IL ROMANISTA (G. PIACENTINI) - VENDERE per poter comprare. E’ questo l’imperativo di Trigoria dove c’è gente, come il direttore sportivo Pradè, abituata a fare il calciomercato in condizioni di emergenza. "La forza delle idee", la chiamano i dirigenti giallorossi, ed hanno ragione perché molto spesso (vedere l’Inter prima di Calciopoli) i soldi non sono sinonimo di vittorie o di acquisti azzeccati. Certo che è più facile operare sul mercato avendo la possibilità di spendere e spandere, ma oggi sono pochissime le società che possono permettersi il lusso di investire tanti milioni sul mercato senza vendere.

CHI VA Mexes a parte, ci sono almeno 7 giocatori della rosa attuale in lista di partenza. Il numero sale a 8 se consideriamo anche Matteo Brighi, uno che ha molto mercato e che il prossimo anno dopo l’arrivo di Simplicio vedrà ulteriormente ridotto lo spazio a sua disposizione. In partenza ci sono due top player (soprattutto dal punto di vista dell’ingaggio) che però Ranieri non considera tali, come Julio Baptista e Doni. I due brasiliani, attualmente in Sudafrica con la Seleçao, difficilmente il prossimo anno vestiranno la maglia della Roma. Il è stato accostato al Milan, l’unica società italiana (l’Inter e la non hanno problemi in porta) che può permettersi di pagare il suo ricco ingaggio, ma il ritorno e il prolungamento fino al 2013 di Storari lasciano pensare che la società rossonera abbia una strategia diversa. Doni ha estimatori anche all’estero: piace al Galatasaray ma anche all’ (che un problema tra i pali ce l’ha). Alla Roma interessa poco dove finirà Doni, l’importante è riuscire a mettere in cassa qualche milione di euro e liberarsi dell’ingaggio. Anche Baptista, come Doni, ha più mercato all’estero che in Italia. Partito Mourinho, che a gennaio voleva portarlo all’Inter, e scartata la soluzione che pure aveva fatto un tentativo, rimane il mercato straniero. La Bestia piace in Turchia, Galatasaray e Fenerbahce, e in Inghilterra (West Ham e Tottenham) ma il Mondiale per lui potrebbe segnare una svolta. E’ quello che si augura anche la Roma, consapevole che un buon Mondiale può far lievitare il prezzo oltre che far avvicinare gli estimatori. Facendo una stima per difetto si può tranquillamente affermare che le cessioni di Doni e Baptista possono portare nelle casse romaniste una decina di milioni di euro, che aggiunti ai 18 di Mexes fanno 28. Ma non è finita perché altri 3 milioni (almeno) dovrebbero arrivare dalla metà di Motta, che l’Udinese riscatterà per girarlo alla . Poi ci sono altri calciatori che non rientrano nei piani di Trigoria: Cicinho vorrebbe rimanere in Brasile e la società farà del suo meglio per accontentarlo. A patto però di non dover regalare il suo cartellino, costato 11 milioni nell’estate del 2007: seppure di pochi milioni di euro, ma la Roma vuole rientrare dell’investimento. Altri contanti arriveranno dalle cessioni di Andreolli, Cerci e Guberti in più, come detto, c’è l’incognita Brighi. Il totale dovrebbe superare 35-40 milioni di euro. Una cifra importante, che se pure non dovesse essere reinvestita completamente (oppure se non tutte le operazioni andassero a buon fine e la cifra fosse minore), consentirebbe comunque alla società di fare un buon mercato.

CHI VIENE in cassaforte i colpi Adriano e Fabio Simplicio (entrambi a parametro zero) ora la priorità è il riscatto di Nicolas Burdisso. Entro metà settimana l’agente del giocatore, Hidalgo, si incontrerà con l’Inter per ribadire la volontà di Nicolas di rimanere in giallorosso. La Roma valuta il giocatore 6-7 milioni di euro, l’Inter qualcosa in più ma l’affare dovrebbe concludersi senza problemi, con soddisfazione di tutti. Sistemato

Burdisso, rimarrebbero i margini (e i soldi) per altri due colpi. Ranieri cerca due esterni a destra, uno alto e uno basso, e almeno uno a sinistra. Sulla destra servono due titolari: i sogni sono Ebouè e Behrami, anche se rimane sempre in piedi la pista cilena che porta a Isla. Entrambi hanno una valutazione tra i 6 e i 7 milioni di euro. Prenderli insieme sarebbe il top, anche se sullo svizzero c’è l’interesse del Palermo. Con due acquisti del genere Ranieri si ritroverebbe una batteria di esterni di primissimo piano, con l’ivoriano e Cassetti bassi e con Behrami e Taddei alti. Una doppia coppia da . A sinistra il vice-Riise non dovrebbe comportare

un esborso clamoroso: si è offerto il fiorentino Gobbi, che è svincolato, ma Ranieri sembra preferire Bellini (il suo agente è Tullio Tinti) dell’Atalanta che non costa tanto perché ha il contratto in scadenza nel 2011. A Bergamo poi potrebbe finire qualche giovane. Rimarrebbero scoperti due posti da centrale in difesa: l’acquisto perfetto sarebbe Gallas, che non costa un euro ma sul quale è piombata la mentre il quarto centrale sarà un giovane sul quale investire: Burdisso jr potrebbe essere una soluzione anche se costa almeno 3 milioni di euro. Il terzo dovrà essere uno di esperienza (nel ruolo di secondo è stato promosso , che probabilmente arriverà ancora in prestito), uno alla Chimenti (non lui), che possa stare tranquillamente in tribuna senza fare storie.