CORSPORT (P.TORRI) - La Consob ha bus sato anche a Villa Pacelli. Le azzardate, perlomeno, noti zie di unipotesi daccordo tra la società madre della fa miglia Sensi, controllante la Roma, e Unicredit, creditri ce di una cifra intorno ai 325 milioni di euro, hanno fatto scattare lallarme nellorga no di controllo della nostra Borsa che, tra laltro, ieri, in una giornata con lindice al ribasso, ha fatto registrare una nuova escalation del ti tolo giallorosso (chiusura in positivo di oltre il 6%, prezzo di riferimento a 0,835 euro, si era arrivati anche a 0,860), al tu
E così Italpetroli ieri, nel tardo pomeriggio, ha dato alle stampe un nuovo comunicato, sottolineando proprio come fosse stata la Consob a suggerirlo (eufemismo), un comunicato che per certi versi ha ricalcato quello emesso da Unicredit nei giorni scorsi: « Si fa riferimento alle recenti notizie di stampa in merito al procedimento arbitrale esperito dal gruppo compagnia Italpetroli nei confronti di Unicredit, in particolare, in relazione alludienza del Collegio arbitrale tenutasi lo scorso venerdì e a un incontro previsto il prossimo 23 giugno. In proposito si precisa che il tentativo di conciliazione delle parti è un passaggio previsto dal regolamento della camera arbitrale presso la camera di Commercio di Roma e in tale contesto si inquadra ludienza prevista il prossimo 23. Allo stato nessuna ipotesi di accordo è stata definita e, qualora il tentativo di conciliazione non avesse esito positivo, il procedimento arbitrale avrebbe la sua normale prosecuzione con la trattazione del merito della causa. Infine si precisa che ludienza prevista non interferisce con le normali scadenze societaria, ivi compresa la convocazione dellassemblea dei soci per lapprovazione del bilancio e gli adempimenti connessi ».
E allora che sta succedendo? Che le parti trattano, come peraltro ha anticipato venerdì lavvocato Gambino (Italpetroli), che Unicredit ha chiesto la disponibilità delle società del gruppo, Roma compresa, che la dottoressa Sensi sta cercando un socio munifico. Dovesse concludersi con un sì da parte di Italpetroli, Unicredit a breve giro di posta venderebbe la Roma perché la Banca non ha nessuna intenzione di gestire una società di calcio.