Comunicato di Italpetroli «Nessuna ipotesi d’accordo»

08/06/2010 alle 11:34.

CORSPORT (P.TORRI) - La Consob ha bus sato anche a Villa Pacelli. Le azzardate, perlomeno, noti zie di un’ipotesi d’accordo tra la società madre della fa miglia Sensi, controllante la Roma, e Unicredit, creditri ce di una cifra intorno ai 325 milioni di euro, hanno fatto scattare l’allarme nell’orga no di controllo della nostra Borsa che, tra l’altro, ieri, in una giornata con l’indice al ribasso, ha fatto registrare una nuova escalation del ti tolo giallorosso (chiusura in positivo di oltre il 6%, prezzo di riferimento a 0,835 euro, si era arrivati anche a 0,860), al tu

E così Italpetroli ieri, nel tardo pomeriggio, ha dato al­le stampe un nuovo comuni­, sottolineando proprio come fosse stata la Consob a suggerirlo (eufemismo), un comunicato che per certi versi ha ricalcato quello emesso da Unicredit nei giorni scorsi: « Si fa riferi­mento alle recenti notizie di stampa in merito al procedi­mento arbitrale esperito dal gruppo compagnia Italpe­troli nei confronti di Unicre­dit, in particolare, in relazio­ne all’udienza del Collegio arbitrale tenutasi lo scorso venerdì e a un incontro pre­visto il prossimo 23 giugno. In proposito si precisa che il tentativo di conciliazione delle parti è un passaggio previsto dal regolamento della camera arbitrale pres­so la camera di Commercio di Roma e in tale contesto si inquadra l’udienza prevista il prossimo 23. Allo stato nes­suna ipotesi di accordo è sta­ta definita e, qualora il ten­tativo di conciliazione non avesse esito positivo, il pro­cedimento arbitrale avrebbe la sua normale prosecuzione con la trattazione del merito della causa. Infine si precisa che l’udienza prevista non interferisce con le normali scadenze societaria, ivi com­presa la convocazione del­l’assemblea dei soci per l’ap­provazione del bilancio e gli adempimenti connessi ».

E allora che sta succeden­do? Che le parti trattano, co­me peraltro ha anticipato ve­nerdì l’avvocato Gambino (Italpetroli), che Unicredit ha chiesto la disponibilità delle società del gruppo, Ro­ma compresa, che la dotto­ressa Sensi sta cercando un socio munifico. Dovesse con­cludersi con un sì da parte di Italpetroli, Unicredit a bre­ve giro di posta venderebbe la Roma perché la Banca non ha nessuna intenzione di gestire una società di calcio.