Cinema Adriano

09/06/2010 alle 11:27.

IL MESSAGGERO - «Un colosso». Sono da poco terminate le lunghe visite mediche, durate oltre due ore, alle quali Adriano si è sottoposto al Policlinico Gemelli. Il brasiliano ha già lasciato la struttura accompagnato dal team manager Tempestilli, quando nella quiete che segue la sua uscita, un camice bianco si lascia scappare il giudizio sull’Imperatore, per poi aggiungere: «Sta bene, altroché». E infatti, l’impressione che si ricava vedendolo da vicino, è che sia realmente un calciatore imponente, ma non come lo avevano dipinto alla sua partenza da Rio. Dieci, dodici, addirittura quindici chili in sovrappeso: erano questi i sussurri che arrivavano dal Brasile. Qualche scatto ravvicinato, catturato appena sceso dall’aereo lunedì con il volto stanco per il volo transoceanico, aveva fatto il resto. Ieri, però, alla prova più temuta, quella della bilancia, il suo peso si è arrestato sui 102 chili. A 22 anni, nel massimo del suo splendore fisico Adriano ne pesava 91.

Dieci, dodici, addirittura quindici chili in sovrappeso: erano questi i sussurri che arrivavano dal Brasile. Qualche scatto ravvicinato, catturato appena sceso dall’aereo lunedì con il volto stanco per il volo transoceanico, aveva fatto il resto. Ieri, però, alla prova più temuta, quella della bilancia, il suo peso si è arrestato sui 102 chili. A 22 anni, nel massimo del suo splendore fisico Adriano ne pesava 91.

Premessa doverosa: nella vita di un atleta il corpo cambia. Un esempio? , rispetto a quando aveva 20 anni, oggi pesa 6-7 chili in più. Ora se i chili da perdere per il brasiliano siano 5, 6 o 7, lo deciderà lo staff medico della Roma. Quello che interessa maggiormente, è che nei vari test che il centravanti ha effettuato ieri, non sembrava che fosse fermo da 4 settimane. Sorrisi e un po’ di sorpresa quindi nell’entourage giallorosso: Adriano è in condizioni migliori di come ci si attendeva. Il calciatore è integro: l’unico infortunio serio è quello che risale ai tempi di Parma che riguarda il retto femorale ma che oramai è dimenticato da tempo.

Archiviate le visite mediche, nel pomeriggio si è poi recato a Villa Pacelli dove ad attenderlo, oltre al presidente Rosella Sensi, c’era l’intero organigramma societario (Pradè, Conti, Montali e Mazzoleni). Una stretta di mano e finalmente la firma «Sono molto felice – ha dichiarato a Roma Channel - sono stato accolto benissimo. Sono convinto che faremo un bel campionato. A me non piace fare promesse, so cosa devo fare in campo. Sono pronto a sfidare l’Inter» Contratto triennale che lo lega alla Roma a 5 milioni lordi a stagione, oltre ai premi . A latere ha sottoscritto anche l’accordo integrativo (con tutte le clausole comportamentali riguardanti possibili ritardi, assenze dagli allenamenti, atteggiamenti poco professionali etc, etc) che eventualmente in futuro potrebbe dar più forza alla società davanti ad un giudice del lavoro per attuare una rescissione. Il calciatore è animato dai migliori propositi. Ne è dimostrazione il fatto che si presenterà il 1 luglio a Trigoria per iniziare una pre-preparazione.

Oggi la presentazione alla tifoseria. In un primo momento si era pensato come scenario possibile a quello suggestivo del Circo Massimo. Per motivi di ordine pubblico, ciò non è stato possibile. Si è allora ripiegato sullo stadio Flaminio. L’appuntamento è per le ore 17: ingresso libero, emozioni garantite.

Il saluto di : «Voglio dare il mio benvenuto all’Imperatore. Era proprio destino che venisse a giocare nella capitale. Faremo il massimo per farlo sentire a casa. Insieme potremo fare grandi cose per una grande Roma». E quello di Burdisso: «Se sta bene è uno dei più forti con cui abbia mai giocato». Che poi aggiunge: «La mia scelta l’ho fatta, è la Roma. Ora dovranno parlarsi le società. Per me l’Inter è un capitolo chiuso».

Intanto da Milano si vocifera di Doni in rossonero: ipotesi smentita sia dall’agente che dalla Roma. Guberti, invece, interessa alla .