IL ROMANISTA (C.ZUCCHELLI) - Una carbonara nel cuore di Johannesburg. È quella che si può mangiare «anche se dobbiamo ancora perfezionare un paio di cose, deve essere perfetta» in un ristorante che, dal nome, dice tutto: Piccola Roma.
E poi cè De Rossi, che mi piace tantissimo. È uno vero, Daniele, oltre che un grande giocatore. Spero che prima della fine del Mondiale possa venire a trovarmi». Dalla cucina lo chiamano, lui risponde e poi racconta ancora un po del suo Sudafrica: «Questo ristorante è aperto da dieci mesi. Sulle pareti ci sono tutte foto di Roma, perché è la città più bella del mondo. Il locale non è molto grande, ci sono 50 posti dentro e 30 fuori. Le nostre specialità? La pasta, la carne e la pizza, rigorosamente su pasta fina. Adesso ci stiamo attrezzando per fare le specialità romane, ma vogliamo andarci piano. Non possiamo mica servire una carbonara non allaltezza, faremmo na figuraccia». Corrado oggi vedrà la partita «come tutti qui» ma non nel suo ristorante: «Sarò a Sandton, dove gestisco un altro locale che è uno dei più grandi del Sudafrica. Anche da lì faremo tutti il tifo per lItalia e per Danielino nostro in particolare». Se i valori sulla carta saranno rispettati, lItalia non avrà problemi a conquistare i tre punti contro la Nuova Zelanda. Ma questo Mondiale ha dimostrato che le sorprese sono dietro langolo: «Sì, è vero. Non dobbiamo fidarci di una squadra apparentemente più debole, però le chiacchiere stanno a zero: dobbiamo, anzi dovemo, vince».