Buffon si opera dopo il Mondiale

19/06/2010 alle 07:20.

IL ROMANISTA (D.GIANNINI) - L’annuncio lo fa Buffon stesso: «Quando torno in Italia mi opero». Il portiere della Juve lo ha deciso e lo ha comunicato ieri. Questo non vuol dire, però, che non riesca nel miracolo di giocare ancora in questo Mondiale. Pirlo è ancora fuori gioco, forse ancora per poco, forse lo riavremo per la partita con la Slovacchia

Allenamento segreto, dunque, nascosto dalla barriera alzata dagli addetti sudafricani e rinforzata ieri per resistere al forte vento. Lo stesso succederà oggi, con soli 15’ aperti agli occhi indiscreti dei cronisti e agli obiettivi delle telecamere. Eppure non sono poi tanti i dubbi sulla formazione che Lippi dovrebbe schierare contro gli "All Whites". La difesa sarà la stessa dell’esordio, con Criscito stra-confermato sulla sinistra. Nel mezzo toccherà ancora a e Montolivo che ai loro fianchi, nel probabile 4-4-2 di partenza, avranno Pepe da una parte e Marchisio dall’altra. Lo juventino, deludente col Paraguay, pare aver recuperato il terreno perso ed ora è in vantaggio su Camoranesi. L’unico vero dubbio è davanti. Dove ci saranno le due punte e uno dei due posti sarà per Gilardino. E l’altro? Qui il ballottaggio è tra Iaquinta e Di Natale, col capitano dell’Udinese in leggero vantaggio. Non vuole essere da meno di Lippi il ct neozelandese Herbert. Anche lui, dopo giorni all’insegna della più completa distensione, ha deciso di chiudere le porte ai giornalisti. Non tanto per nascondere chissà quali alchimie tattiche, quanto piuttosto per trovare la giusta concentrazione. Segno che ora i neozelandesi un pochino ci credono alla possibilità di approdare agli ottavi.

Sarebbe un’impresa pazzesca e «il bello - ha detto Herbert - è che qualunque cosa succeda con l’Italia non saremo ancora fuori dal mondiale. Potremo giocarci il passaggio del turno contro il Paraguay nell’ultima partita». Vero. Ma, impresa per impresa, perché non provare a fare lo sgambetto ai campioni del mondo? Per riuscirci gli All Whites punteranno sul loro punto di forza: il fisico. Ancora 3-4-3 e caccia alle punizioni dal limite per provare a sfruttare il gioco aereo. Elementare eppure potenzialmente pericoloso. Intanto è stato designato anche l’arbitro della partita. Sarà il guatemalteco Carlos Batres l’arbitro di Italia-Nuova Zelanda. Toccherà a lui guidare una terna tutta centroamericana. Il primo guardalinee sarà Leonel Leal del Costarica, mentre il secondo assistente sarà Carlos Pastrana di Honduras. Guatemala, Costarica, Honduras, l’Ecuador di Byron Moreno non è poi tanto distante. Speriamo bene...