Bruno Conti: "Ha vinto tutto il vivaio. Questi ragazzi hanno un gran futuro"

19/06/2010 alle 12:59.

CORSPORT - Il giorno dopo è quasi più bello. Perché il trionfo te lo rigusti tutto, momen­to per momento. Bruno Conti mette in ba­checa un altro successo lungo il percorso dei suoi sedici anni trascorsi la maggior parte al timone del vivaio giallorosso e nel­le ultime quattro stagioni da direttore tec­nico in prima squadra ma senza mai toglie­re gli occhi dai suoi ragazzi

Una grande giornata quella di giovedì a Montepulciano.

« Assolutamente sì. Perché gli Allievi hanno fatto una cosa straordinaria, ma va difeso il lavoro svolto da Vincenzo (Mon­tella, n.d.r.) in un anno. Il risultato che ha raggiunto lascia intatti i valori di un grup­po che può crescere ancora e ci conferma quanta voglia a lui di allenare e andare avanti su questa strada, impartendo consi­gli preziosi ai più giovani. E’ vero che c’era in ballo la possibilità di ripetere la dop­pietta del ‘99. Il fatto che non sia arrivata non può togliere nulla al nostro settore gio­vanile, al traguardo che ha raggiunto gra­zie al gran lavoro di tutti: i ragazzi, i tecni­ci, chi è dietro le scrivanie, lo staff medi­co, i magazzinieri, tutti. Con due citazioni in più che ritengo doverose: le nostre so­cietà affiliate, che ci consentono di lavora­re in un certo modo, e Ivano Stefanelli, perché questi sono i suoi gruppi e finché è stato alla Roma ci ha lavorato con passio­ne » .

Cosa significa per questi ragazzi riceve­re i complimenti di e poi vedere lui, , Cerci, che sono i pro­dotti finiti del lavoro del vivaio e sono in prima squadra?

«Francesco lo ringrazio sempre, è uno di quelli che sa cosa significa crescere in un settore giovanile ed arrivare a vestire la maglia della prima squadra. E lo sa da in­namorato della Roma, come lo sono questi giovani: e gio­vedì abbiamo sentito gli Al­lievi rifare sul campo i cori della curva da veri tifosi. è il capitano di tutta la Roma, anche dei giovani. E i nostri ragazzi sanno che al­la Roma, se lo meriti, arrivi in prima in prima squadra. Lo hanno già fatto in tanti».

Tanti Allievi campioni nel ‘ 99 sono di­ventati professionisti. C’è questo destino anche nella squadra neo scudettata?

«Non faccio nomi ma dico di sì. Ho par­lato prima di Montella ed è giusto che di­ca di Stramaccioni, di quanto Andrea sap­pia incidere sulla crescita dei ragazzi, di quanto da anni la sua squadra e il su lavo­ro vengano decantati e apprezzati ovun­que » .

La Roma ha cresciuto calciatori espor­tandoli ovunque, in serie A e all’estero. Che significa?

«Che lavoriamo bene. E lo facciamo es­senzialmente per dare soddisfazione alla società e al presidente Rosella Sensi».