![](/IMG/ALLENATORI/BIG-Berrettini Paolo.jpg)
IL ROMANISTA (V.META) - Che il settore giovanile giallorosso sia fra i migliori diItalia non è una novità. Che però la nazionale debba prendere esempio dal lavoro che svolgono a Trigoria è una cosa che può dire solo chi conosce bene il giro azzurro. Paolo Berrettini è lultimo ct ad aver vinto il titolo continentale con lUnder 19.
Berrettini, come vede la squadra di Piscedda?
Proprio bene. Durante lanno lho vista giocare e mi ricorda un po la mia Italia del 2003 per i giocatori che la compongono. Sono tecnicamente molto bravi e hanno dimostrato anche grande temperamento, che a queste manifestazioni è importantissimo. E poi hanno una difesa molto forte. Perciò dico che sono convinto che lUnder 19 di Piscedda possa raggiungere il nostro stesso obiettivo.
Fra i convocati ci sono cinque giocatori cresciuti nella Roma.
Eh sì. Devo fare i complimenti alla Roma, per cui fra laltro simpatizzo, perché da sempre costituisce un serbatoio importante per le nazionali giovanili. Io ho allenato Aquilani, De Rossi e Cerci. Sono certo che anche questi ragazzi riusciranno a dire la loro sia in nazionale sia in campionato.
Eppure non sempre i giovani riescono a trovare spazio quando lasciano la Primavera.
Ma questo non è necessariamente un male. Il campionato Primavera va rivisto perché non riesce a formare completamente i giocatori. La serie B fa crescere i ragazzi, anche se non sempre giocano perché consente loro di allenarsi accanto a compagni più grandi e di accumulare esperienza.
Lultima Under 19 vincente è stata la sua. Quali affinità vede con quella di Piscedda?
Sono due squadre vicine per qualità, anzi forse quella di og- gi è anche superiore. Io avevo solo Aquilani che illuminava il gioco, per il resto era un gruppo di guerrieri. Avevano grande temperamento e non hanno sbagliato nulla, il che è fondamentale in competizioni così. Per questo è importante non sbagliare le convocazioni.
Qualche riferimento a Lippi?
Guardi, io apprezzo molto Lippi, ma qualcosa devessere successo. Qualche giorno fa ho sentito Abete dire che bisogna migliorare i vivai. Con quale coraggio dice queste cose dopo che ha allontanato dalla nazionale uno come me, che di vivai se ne intende veramente, come attestano il titolo del 2003 e il premio "Scirea"?
Lei adesso che fa?
Ho messo la mia esperienza al servizio della Voluntas Spoleto e dei giovani del Senegal.
Aquilani spende sempre parole bellissime per lei.
Con Alberto ci sentiamo spesso, di recente ho incontrato anche De Rossi. Quando ho detto che sarebbero stati il futuro della Nazionale, non erano ancora nessuno. Aquilani ha avuto una stagione sfortunata, spero si riprenda presto perché è un grande giocatore.
Ha visto gli Allievi Nazionali della Roma?
Alle finali purtroppo no, ma li avevo visti a Terni. Alla Roma fanno forse il miglior lavoro dItalia sui giovani, anche perché scelgono di puntare su ragazzi del territorio. In Nazionale dovrebbero seguire il loro esempio.