Aquilani: "Siete il meglio d’Europa"

03/06/2010 alle 12:10.

IL ROMANISTA (C. ZUCCHELLI) - Per capire quanto Alberto Aquilani sia rimasto legato alla Roma, basti pensare che il 16 maggio, mentre i giallorossi si giocavano lo scudetto col Chievo, lui era insieme alla fidanzata Michela alle Bahamas. E lì, invece di stare sdraiato su un lettino a prendere il sole, era davanti al televisore a vedere «come sarebbe andata a finire»

Aquilani, che in questi giorni è nella Capitale in attesa di ripartire per altre vacanze e poi tornare a Liverpool, ha parlato degli acquisti della Roma con alcuni amici. Italiani e inglesi. I giornali d’oltremanica stanno provando a contattarlo da giorni, per sapere quante motivazioni abbia per restare in Inghilterra anche se Benitez dovesse andare via, ma lui non risponde e pensa solo a rilassarsi. La Roma, però, è una questione di cuore: «Sì - ha confermato Alberto - e credo che con Simplicio abbia fatto un buon colpo. Nel centrocampo della Roma ci sono Daniele, Pizarro, Perrotta e anche Brighi e lui va ad arricchire un reparto di qualità. Al livello dei più forti d’Europa».

 

Del Liverpool, Aquilani non ha parlato: troppo facile, sarebbe di parte. Però il numero 4 dei Reds ammira i grandi big d’Europa come Iniesta, Xavi, Fabregas, Gerrard e Lampard ed è convinto che i giocatori della Roma potranno giocarsela alla pari con tutti questi talenti. - lo ripete praticamente da sempre - è al livello dei più grandi, Perrotta è fondamentale nello scacchiere di Ranieri, così come lo era in quello di Spalletti, e Pizarro, nonostante fosse il suo "antagonista" in giallorosso, è stato una sorta di modello da seguire. Anche lo stesso Pek ha speso belle parole per lui, segno di una stima reciproca che non è mai venuta meno: «Se Alberto metterà a posto i suoi problemi fisici, potrà diventare un giocatore importantissimo. Le qualità le ha».

 

Quest’anno, col Liverpool, ha potuto mostrarle solo in parte, per colpa di altri malanni fisici. Ma quando è stato bene la Kop è rimasta stregata, basti pensare alla semifinale di Europa League contro l’Atletico Madrid. Quella sera, il 29 aprile, segnò ed illuminò il centrocampo, mettendo in ombra Mascherano, capitano della nazionale argentina, e Gerrard. Due star di livello mondiale. Come Fabregas, che il vorrebbe a tutti i costi e l’ non vuole cedere. Come Xavi e Iniesta, che cercheranno di portare la Spagna sul tetto del mondo in Sudafrica. Come Lampard, a cui Capello ha affidato le chiavi dell’Inghilterra. E come «il mio amico Daniele» e Pizarro. E Perrotta. E Simplicio. Che «tutti insieme se la possono giocarecon i centrocampi più forti d’Europa».