Adriano convocato. Ma dalla polizia

01/06/2010 alle 12:13.

GASPORT - «O Adriano è bom, cadè o imperador?» «Adriano è buono, dov’è l’Imperatore?». A Rio de Janeiro è ormai una mania, tutto diventa esagerato se c’è di mezzo il nuovo centravanti della Roma. La notizia della presenza di Adriano nella centrale di polizia di Vista Alegre, un quartiere nella periferia nord di Rio, ha subito messo in moto gli abitanti della zona, donne in particolare, che hanno occupato la salita antistante la centrale di polizia attendendo l’arrivo di Adriano cantando il coro in favore del loro idolo.

Banda carioca Il tutto per un presunto interrogatorio su di un indagine di narcotraffico, annunciato da un giornale carioca, con tanto di foto che ritrae Adriano, in compagnia di un amico, con in mano un mitragliatore e mima il simbolo del Comando Vermelho, una pericolosa banda carioca. Adriano non si è presentato. Al suo posto è apparso il suo avvocato, Adilson Fernandes. «Noi — ha spiegato — non abbiamo mai ricevuto gli atti dell’inchiesta, quindi Adriano non si presenta perchénon sa di cosa dovrebbe parlare. Abbiamo chiesto di spostare tutto più avanti». Il giudice di Rio, Luiz Alberto Cunha de Andrade, che si occupa del caso, ha detto: «Per ora a carico di Adriano non ci sono accuse, deve essere sentito solo come testimone». La partenza per l’Italia, fissata per domenica prossima, quindi, non verrà assolutamente rimandata.

Estorsione Lui, l'Imperatore se ne stava tranquillo nella sua casa di BArra de Tijuca, nella zona sud, anche perchè la vicenda si trascina da una sua denuncia fatta per estorsione nel giugno 2007. Qualcuno, proprio usando quelle foto (in cui appare giovanissimo) fatte nella sua casa di Como, stava cercando di ricattarlo. Le armi sono finte, Adriano ne ha in mano una di quelle che sparano palline di vernice, per il Paintball, il suo amico addirittura il pezzo di un abat-jour. A rendere tutto più complicato però è l'antica amicizia dello stesso attaccante con Mica, uno dei capi del narcotraffico nel Complexo do Alemao, la favela dove Adriano è cresciuto. Durante alcune indagini la polizia ha scoperto che due moto in possesso di Mica sono state comprate nel 2008 da Adriano, in realtà dal suo amico MArquinhos, e immatricolate a nome della madre del trafficante Marlene Pereira de Souza. Insomma, il dubbio degli inquirenti è se le moto, del valore di circa 15mila euro l'una, siano la prova di un legame pericoloso tra i due o semplicemente un regalo. Cosa che Adriano ha tra l'altro già chiarito in una deposizione rilasciata nel marzo scorso.