Adriano, 104 chili d’entusiamo

09/06/2010 alle 11:08.

LEGGO (F. BALZANI) - L’ultimo scoglio, le visite mediche, è stato superato: l’Imperatore è giallorosso. Adriano Leite Ribeiro che da ieri è ufficialmente un giocatore della Roma. L’attaccante ha firmato un triennale a tre milioni di euro a stagione più i bonus legati alle vittorie giallorosse. Un contratto speciale che permette la rescissione da parte della Roma in caso di cattiva condotta del giocatore.



L’ex-nerazzurro è arrivato in gran segreto a Roma lunedì sera e si è trasferito momentaneamente all’Hotel Hilton. In mattinata le visite mediche al Gemelli sono durate tre ore e, se è vero che Adriano si dice pronto a far tremare portieri e difese come ai tempi d’oro interisti, è anche vero che per ora a tremare è la bilancia che ha segnato 104 kg. Dieci in più rispetto al peso forma del giocatore obbligato ad una dieta ferrea e a un duro lavoro da svolgere prima del ritiro di Brunico.



Dopo le visite, Adriano si è recato a Villa Pacelli. Il brasiliano è entrato alle 16,30 accompagnato dal procuratore Rinaldi e dopo un’ora e mezza è uscito con un sorriso a 32 denti che lasciava presupporre la fumata bianca confermata poi da Bruno Conti: «L’ho trovato alla grande, molto motivato. Siamo pronti a presentarlo al Flaminio». Alle 17 di oggi infatti l’Imperatore verrà presentato ai tifosi giallorossi. Inizialmente la Roma aveva optato per lo scenario suggestivo del Circo Massimo, ma la non ha dato il permesso, quindi è stato scelto il Flaminio pronto ad ospitare almeno 5.000 tifosi che già si sono dati appuntamento per dedicare ad Adriano un’accoglienza da Imperatore.



Al momento della firma, oltre alla Sensi e al giocatore, erano presenti Pradè e Montali che si sono poi riuniti per un vertice di mercato. E sicuramente avranno accolto con piacere le dichiarazioni di Burdisso: «L’Inter è un capitolo chiuso, voglio restare alla Roma», ha detto l’argentino che, evidentemente, vuole restare a Roma. Moratti chiede almeno 7 milioni per il riscatto dell’argentino. Una cifra pesante, ma Roma e Burdisso non sembrano spaventarsi.