IL ROMANISTA (T. CAGNUCCI) - In attesa che il Papa e Osama facciano un comunicato sul gesto di Totti, alle tre cè la Roma. Gioca contro il Cagliari e una volta contro il Cagliari, era il 16 gennaio del 1983, un certo Paulo Roberto Falcao venne espulso per un fallo di reazione di un incerto Alberto Marchetti: laveva massacrato tutto il tempo. Fallaccio. Rosso. Uscì tra gli applausi e quel coro che il popolo cantava sempre per rassicurarsi, quella volta servì per rassicurare Lui: Fal-ca-o, Fal-ca-o.
Laltra espulsione Falcao laveva subita un 26 ottobre dell80 contro lInter, quel giorno a Resita nasceva un certo Chivu: probabilmente aveva fatto in tempo a sollecitare il rosso a Barbaresco (trentanni dopo continua a fare enghée a tirare lacqua). Un altro 26 ottobre, invece, Totti contro lInter ha segnato il suo gol più bello. Non è un giochetto da scatole cinesi per far conoscere la sorpresa ai bambini, serve solo a far vedere come la storia rincorra la storia per arrivare a oggi pomeriggio, quando tutti gli spettatori sarannoungiocatore, qualsiasi tifoso il loro unico capitano, tutti saranno Totti, e non è solo per una vocale. E per amore. E per quello che un giocatore, il Capitano, prima di qualsiasi altra cosa, si è identificato con la sua gente, i suoi errori e i suoi trionfi, la sua maglia, sudata e tirata, la sua squadra, amata e poi amata.
Una maglia per sempre. Apposta oggi tutti porteranno quella e nonunaltra, quella: la 10di Totti, la maglia della Roma. La stessa cosa. La 10 di Totti sarà per sempre la maglia della Roma. Mai come oggi tutti i tifosi saranno la Roma. Tutto quello che accadrà oggi pomeriggio lo vedrete, se siete romanisti già lo sapete. Tutto quello che hanno fatto in questi giorni non ha fatto niente altro che preparare più forte labbraccio. Fare comunità. Appartenenza. Scambio. Festa della Mamma. Immaginatelo. Un abbraccio talmente stretto da diventare la stessa cosa. E sarà eccezionale. Pensate che squadra fenomenale, manco il Brasile dell82! manco lArgentina con undici Maradona dell86! ma cinquantamila Totti allOlimpico. Cinquantamila più uno. Lui. Totti noi. Una squadra del genere si merita qualcosa di più di quel tutto che ha e col quale campa e sidentifica (lamore appunto). Per tutto quello che è successo ci vorrebbe qualcosa, quella cosa, un momento alla Michael Thomas anche per la Roma, anche a Milano una fatal Chievo Verona.
Le grandi cose accadono quando meno te laspetti e soprattutto quando non credi sia possibile. I grandi momenti sono quelli che ti entrano nella vita senza chiederti il permesso, sennò - ben che vada - sei stato solo capace a rispondere a un appuntamento.
La stella dargento che è andata via magari è una stella cometa che indica la via. Verso la grotta. Magari quella in cui Osama sta preparando il comunicato.
Perché se succede che il Chievo non perde, mi sa che lo fanno veramente.