Tutta un’altra Roma. Ranieri ordina: «Ripartiamo!»

08/05/2010 alle 12:25.

GASPORT (A. CATAPANO) - Gli occhi di Totti ti penetrano dal lotto all’incrocio tra via Caffaro e via Adorno. Scendendo dal Palladium, ci finisci proprio dentro. Poco più a destra, sul lotto accanto, Anna Magnani ti sconvolge col suo grido di dolore. Uno scorcio della Garbatella, con i poster monumentali degli artisti di strada: la fotografia migliore per descrivere quel che sta passando questa città. I tormenti di questi giorni, le polemiche feroci, i dolori del cuore.

DISINCANTO E PREOCCUPAZIONE A Garbatella — «verde, umana, romanista», la definì Valerio Mastandrea — sono giorni difficili. Sì d’accordo, l’orgoglio romanista alla fine prevale su tutto, ma la botta ha lasciato il segno. Per il risultato, per come è maturato, per l’immagine di impotenza e frustrazione che la squadra ha trasmesso ai suoi fedeli. Perciò, sono innanzitutto giorni di disincanto. Chi ci crede, ora, che la Roma vincerà questo scudetto? La prevendita per il Cagliari, infatti, è più fiacca del solito. La sconfitta con l’Inter non ha cambiato nulla in classifica, la Coppa sarebbe stata «solo la ciliegina sulla torta, niente di più» (copyright ), ma è comese mercoledì sera si fosse rotto un incantesimo, svelato il trucco, finita una magia. E più di qualcuno, nonostante il senso di appartenenza, si sarà sentito tradito dalla prestazione brutta, sporca e cattiva della squadra, e magari sarà anche nauseato dall’aria pesante che ha respirato per giorni e giorni. Quindi, per i tifosi della Roma, sono anche giorni di riflessione (Come siamo arrivati fin qui? Come abbiamo potuto rovinare quasi tutto?), e di preoccupazione: reagirà la nostra Roma?

RIPARTIAMO! E qui il disincanto, la preoccupazione lasciano il posto alla speranza. «Ripartiamo», ha chiesto subito Claudio Ranieri. «Facciamogli vedere chi siamo». Stavolta giocando a calcio, non calci. Ma con quale formazione? Ranieri, cui non spetta un compito per niente facile, ha almeno un paio di dubbi. Il primo: Cassetti è ancora squalificato, è il caso di riproporre Mexes? Era così isterico mercoledì. E il secondo, più doloroso: ha bisogno di rigiocare subito per lavare via l’onta, Toni si sente innocente e sarebbe ingiusto metterlo da parte, oltretutto lui può ancora sperare nel Mondiale. E se facessi fuori Vucinic? Questo brutto pensiero frulla nella testa di Ranieri. E se invece fosse ancora Mirko a salvare e rilanciare la Roma? Questo è il dubbio che assale pure tutti i romanisti.