GASPORT (A. CATAPANO) - Raccontano che Totti nel momento più duro abbia pure pensato di smettere. Direte voi: poverino, tanto si sentiva mortificato dopo il calcione a Balotelli che gli è venuto questo brutto pensiero. Ma va. Ha pensato di dire basta tanto si è sentito attaccato. Il bersaglio preferito dei soliti nemici di Roma. Totti ha pensato, per un attimo: «Che mondo di ipocriti e moralisti. Non mi meritate». Poi ha deciso di fregarsene. Anzi, si è stupito che in un primo momento gli fosse importato così tanto il giudizio di stampa e politica «estera». «Non mi avrete», ha gridato indirizzando lo sguardo fiero oltre le Mura Aureliane. Orgoglioso di essere rappresentante del popolo giallorosso e di averne difeso lonore.
Agli antipodi Non cè niente da fare, sono due mondi inconciliabili: fuori e dentro il Raccordo, anti e pro Totti. I primi che vedono solo il male: sputi, cazzotti, calcioni. Gli altri che considerano solo il bene: assist, gol e tanta beneficenza. Di sicuro, nel bene o nel male, di Totti parlano tutti. Dalla campionessa di nuoto Federica Pellegrini (anti, ha detto: «Gesto antisportivo») a Sinisa Mihajlovic, incredibilmente pro («Io ho fatto anche peggio»), fino a Luca Benigni, numero uno dellAssociazione Bambino Gesù, lospedale pediatrico cui Totti destina molta della sua beneficenza, ovviamente pro: «Francesco è costantemente impegnato nel dare contributo e conforto a chi ne ha più bisogno». È noto il suo impegno per lUnicef, che ieri Totti ha rivendicato: «È triste che qualcuno strumentalizzi il gesto di mercoledì per mettere in cattiva luce il mio ruolo nellassociazione».
Da romano a romano In cambio del suo impegno, il conforto della città romanista a Totti basta e avanza. Sostegno totale (perfino un prete della Clericus Cup ieri lo ha imitato, falciando lavversario). Tanto da trasformare Roma-Cagliari (occhio, con lex Daniele Conti cè stato già qualche screzio) in una sorta di T-Day: ieri città tappezzata di poster, oggi tutti allOlimpico con la maglia numero 10. «È bello che i tifosi vogliano solidarizzare con il capitano ha detto Ranieri . Francesco ha sbagliato, ha perso la testa, lo sa. Gli ho detto quello che pensavo (chiarimento cè stato pure con Montali, ndr). Ma è un ragazzo doro, il figlio che ogni padre vorrebbe avere. E sarò felice di averlo con me anche questestate: speravo non andasse al Mondiale». Da romano a romano. France, non te la prendere.