CORSPORT (P. TORRI) - - Luomo dei record vuole timbrarne un altro. Per avere il monopolio assoluto nel libro dei record della storia giallorossa. Può farlo stasera, stadio Olimpico, ancora una volta Roma contro Inter, ancora una volta una coppa da assegnare a bordo campo, ancora una volta con la certezza che, comunque andrà, non finirà qui, ci sarà un altro faccia a faccia il prossimo agosto, quando e dove ce lo farà sapere la Lega, ci sarà in palio pure la Supercoppa.
BACHECA - Luomo dei record non può essere altri che Francesco Totti che, stasera, con la sua Roma proverà a vincere la terza Coppa Italia della sua carriera. Dovesse succedere, per il capitano romanista si tratterebbe del sesto successo con lunica maglia della sua vita, ci sono anche uno scudetto e due Supercoppe. Pure qui, mai nessuno come lui. Il primato per un giocatore è di cinque, un primato che Totti, a oggi, condivide con altri quattro giocatori che un certo peso nella storia romanista lo hanno avuto. Si tratta infatti di Franco Tancredi, Carlo Ancelotti, Sebino Nela e Bruno Conti, tutti, come detto, con cinque successi, uno scudetto e quattro coppe Italia, quelle vittorie, cioè, che hanno contrassegnato la splendida Roma degli anni Ottanta. A dirla tutta, per la verità, Bruno Conti potrebbe appellarsi agli annuari della Panini, sostenendo di aver vinto sei manifestazioni. In più, per il campione di Nettuno, ci sarebbe anche la coppa Italia della stagione 1990-91, quella alzata al cielo dallindimenticabile donna Flora Viola a Marassi dopo aver battuto nel doppio confronto la Sampdoria. Il nome di Conti, in quella stagione, faceva parte della rosa a disposizione di Ottavio Bianchi, solo che, anche a causa dei pessimi rapporti tra il tecnico e il giocatore, di fatto Conti si ritirò prima dal calcio, al punto che la sua partita daddio, in un Olimpico strapieno, si giocò prima di quella finale di Coppa Italia.
CARRIERA - Totti, in ogni caso, vuole pure questo record, quello del romanista che ha vinto di più, non avendo peraltro lasciato da parte lidea di arricchire ulteriormente, a breve, il suo ineguagliabile curriculum da giallorosso.
Che, aggiungendo con la maglia azzurra, un titolo Mondiale, un Europeo under 21, una medaglia doro ai Giochi del Mediterraneo, un titolo di capocannoniere del campionato italiano, una Scarpa doro e, pure, un secondo posto a un Europeo che lItalia di Zoff avrebbe strameritato di vincere, fanno un numero totale crediamo in totale controtendenza con chi si ostina a dire che Totti non ha vinto nulla o quasi.
Certo, se fosse andato al Real o al Milan, staremmo qui a parlare di altri numeri, ma la scelta del capitano romanista è stata una scelta di cuore e per questo andrebbe ancora di più rispettata.
MONDIALE - Volendo, in questo finale di stagione, Totti non si gioca solo Coppa Italia e scudetto. Cè anche unipotesi Mondiale che certamente non è tramontata del tutto. Ha due partite per convincere definitivamente il ct con cui ha trionfato in Germania. Quella di stasera contro lInter, poi quella di domenica prossima sempre allOlimpico contro il Cagliari. Dopo Lippi deciderà, per lesattezza lundici maggio quando il ct comunicherà al mondo la lista vincolante da inoltrare alla Fifa dei trenta convocati per il Sudafrica. Totti al momento non ha ricevuto ancora nessuna convocazione, ma a uno così il ct davvero rinuncerà senza farsi troppi problemi?




