Totti: «Ho sbagliato. E ora mi ritrovo solo»

07/05/2010 alle 11:25.

GASPORT (M. CECCHINI) - Il giorno dopo, forse, è ancora peggio. Non basta la Coppa Italia sfumata, l’essere messo all’indice dai media internazionali, l’aver dato quasi l’addio al sogno Mondiale. No, la puntata successiva al calcione a Balotelli (con relativa espulsione) per Francesco Totti è stata ancor più malinconica. Dura infatti metabolizzare tutta una serie di commenti scomodi: dall’appoggio imbarazzante di alcuni siti su Facebook e di certi pericolosi tribuni dell’etere romano («ha fatto bene») alle immancabili banalità dei

 

Ciao Mondiale Le chance di Mondiale per , ormai, sono minime. Pur sapendo che le caratteristiche di Francesco sono uniche, Lippi, a meno di colpi di scena, sembra aver scelto un’altra strada, anche perché il recupero fisico del numero dieci è stato più travagliato del previsto e mercoledì Ranieri ha esplicitato i timori del c.t.: « non può giocare ogni tre giorni». Tra l’altro, anche il fatto che gli staff medici non siano entrati in contatto, fa deporre per l’esclusione. Detto questo, il calcio a Balotelli non ha affatto influenzato le decisioni di Lippi. La sua, a fronte di una disponibilità del romanista, è stata solo una scelta tecnica.

"Sei finito" Come dire, gli anni passano. E proprio per questo, secondo , Balotelli gli avrebbe detto in campo : "sei finito, romano di m..." e via con altre piacevolezze. Vero che il giallorosso abbia risposto con frasi razziste? Nessuno può escluderlo, anche se un dato è certo: nel novembre 2002 partecipò a uno spot antirazzista promosso dal Comune e per questo ricevette anche uno striscione non bello dalla «sua» Curva. Di certo comunque, quando dopo la partita è andato nell’anticamera dello spogliatoio interista per scusarsi, non c’è stato alcun chiarimento con Balotelli, visto che Francesco ha esternato il suo dispiacere a Zanetti e Materazzi. Non a caso, infatti, Mario è tornato nel mirino. «Ha rivolto offese pesanti a me e alla mia à. È sempre lo stesso. Un provocatore».

Multa & Difesa Inutile dire la società non ha gradito il gesto del capitano e per questo, da regolamento interno, arriverà una multa (si parla di 50.000 euro). D’altronde il giudice sportivo lunedì potrebbe avere la mano pesante (almeno 3 turni) così da costringere a saltare una buona fetta della prossima Coppa Italia. D’altronde, con la Roma, Francesco è giunto alla 13a espulsione in carriera ed è un dato più da difensore che da attaccante. Detto questo, la dirigenza (come il sindaco Alemanno) è però uscita allo scoperto. «Il primo a essere triste è proprio Francesco — ha detto Montali, al centro di una sciocca bufera mediatica locale sull’appoggio al capitano —, ma quando c’è agonismo può succedere. Questa però è una cosa che non è da Roma e a noi non deve capitare, ma non mettiamoci dentro cose che non ci sono. Lui prima di tutto è un uomo di una generosità straordinaria, un grande campione».



Caso Ranieri Per resta l’ultimo nodo: Ranieri. Il rapporto resta saldo, ma Francesco è rimasto ferito per la esclusione in Coppa. Il tecnico era dispiaciuto, però ha difeso la sua scelta. Impressioni? Tutto ricomponibile, mase il dissidio crescesse, Ranieri ha personalità abbastanza forte da non arretrare dai suoi principi. Principi che la Federcalcio, se ci fosse l’esigenza, sarebbe pronta a tingere d’azzurro. Proprio come nelle favole.