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IL ROMANISTA - Nomen omen, il destino è nel nome. A volte, però, lo è anche lanagramma. Roma è amor. Ma lo è anche Verona, che non è lanagramma di amor ma che allamore sempre ti porta. Scriveva Shakespeare in Romeo e Giulietta:
Roma è amore e sogno insieme. Il Grande Sogno. I romanisti lo custodiscono dentro, non lo rivelerebbero nemmeno sotto tortura, nicchiano, ironizzano, gufano lInter augurandole ogni bene. Ma sognano. Tutti. Tutti, ma di più i 14 mila che hanno acquistato un biglietto di Chievo-Roma. Se non lavete fatto, non rimandate a
domani quello che dovete fare oggi. Perché è oggi che termina la prevendita, che chiude il botteghino, che si dice basta: chi cè, cè. Perché domani le banche sono chiuse e i tagliandi del Bentegodi si possono comprare solo lì. Se vivete nel Lazio, li trovate nelle agenzie del Credito Bergamasco, della Banca Popolare di
Lodi, della Banca Popolare di Novara e del Banco Popolare di Verona. Sono posti di Tribuna Superiore, prezzo 42 euro. Quelli più economici di Curva Nord non ci sono più. Erano 7400, sono finiti in pochi giorni. Lalternativa alla Tribuna Superiore sono sono le Poltronissime (le Poltrone sono terminate ieri). Il problema
è il prezzo: 95 euro.
Complessivamente, restano poco più di mille biglietti. Dovrebbero bastare, sostengono a Trigoria. Chi aveva deciso di sostenere questa ultima trasferta di campionato, daltronde, ormai ha provveduto. Oggi, il Chievo trasmetterà una comunicazione di servizio alla Roma. La società veneta suggerirà ai romanisti un vademecum per la trasferta. Routine, quella col Chievo a Verona non è una trasferta a rischio. Non è Bari-Roma, per intenderci. Fatta eccezione per il loro presidente, linterista Campedelli, i tifosi del Chievo, e a differenza di quelli del Siena, sono neutrali. Anzi, qualcuno - almeno a leggere i commenti sul sito degli ultras gialloblù, North Side - sarebbe lieto di vederci risvegliare dal Grande Sogno ubriachi di Roma. Un Sogno di coppe. E di campioni.