Toni: «C’erano due rigori» Perrotta: «E un rosso» Taddei: «Malafede? Forse»

06/05/2010 alle 11:17.

IL ROMANISTA (D.GALLI) - «Sì, Sì, Balotelli mi aveva detto qualcosa». Totti non ha tanta voglia di parlare. Però ci tiene a spiegare il motivo di quel gesto. Di un calcio da dietro a Balotelli quando mancava una manciata di minuti alla fine. Francesco spiega di averlo colpito «anche per quello che aveva fatto a San Siro» . Una provocazione. L’ ennesima. E il Capitano non ci ha visto più.

Il ragionamento di Toni è semplice. Se non ti danno quello che ti spetta, contro squadroni come l’Inter tutto diventa più difficile. Se non impossibile. «È normale che quando giochi contro queste squadre serva un po’ tutto. C’era un rigore sia su me sia su Jeremy (Menez, ndr). Ne bastava uno a favore e potevamo riaprire la partita. Ripeto: l’Inter è forte, ma appena le fischiano contro si lamentano sempre. Sinceramente, non mi ricordo episodi contro l’Inter. In Germania le grandi squadre sono meno aiutate». Toni guarda avanti. Al campionato. «Purtroppo abbiamo perso una finale e purtroppo stiamo rincorrendo questa squadra, che è molto forte. Speriamo in un passo falso, ma la vedo dura. Facciamo questi sei punti, poi si vedrà». Taddei è deluso: «Per la sconfitta, per degli episodi che ci capitano sempre contro l’Inter. C’è amarezza. Toni ha ragione, ormai lo sappiamo, è sempre difficile giocare contro i nerazzurri. Cerchiamo sempre di non cascare nelle loro provocazioni, ma a volte perdiamo la brocca. Usciamo a testa alta, consapevoli di avere dato il massimo. Abbiamo bisogno di vincere, ora. Specie per i nostri tifosi, che ci seguono ovunque». 
 
Perrotta è infastidito dal comportamento in campo degli interisti: «Sul fallo di Materazzi, Marco mi sembrava ultimo uomo. C’erano le condizioni per il rosso. Dà fastidio l’atteggiamento dei giocatori dell’Inter. Non gli va mai bene niente». Juan è dispiaciuto: «Hanno fatto un gol su una palla che abbiamo perso noi. Anche la mia occasione sembrava facile, ma la palla girava e alla fine non sono riuscito a metterla dentro. Ora ci rituffiamo nel campionato dove non vogliamo lasciare niente». Da dirigente, Montali sprona a rimettere in moto la macchina: «Dobbiamo ripartire. Vediamo se il bicchiere è mezzo vuoto. Questa sconfitta non toglie quello che finora abbiamo fatto di buono. Facciamo i complimenti all’Inter che ha vinto». La partita l’ha vinta soprattutto lui. Mourinho. Il tecnico portoghese sembra quasi snobbare la Coppa, però: «I tifosi non devono venire a Malpensa, perchè siamo molto stanchi». Sulla gara con la Roma, dice: «Abbiamo perso un giocatore subito per infortunio. È stata una partita aggressiva, però l’Inter deve giocare in maniera equilibrata. Abbiamo controllato la gara e Julio Cesar è stato bravo. La Roma alla fine ha perso la testa. Dopo l’espulsione di , è finita». La vittoria è un ottimo elisir anche per Milito, autore del gol che ha regalato ai nerazzurri la sesta Coppa nazionale: «Siamo contenti, adesso abbiamo più entusiasmo. È stata una partita soffertissima ma ce l’abbiamo fatta». L’argentino non pensa alla tripletta e applaude la Roma: «Piano, piano. Adesso c’è il Chievo. Siamo felici, ci mancano due partite per vincere il campionato. La Roma è fortissima e ci ha messo in difficoltà. Le faccio i complimenti. Siamo stati bravi». Mostra fair-play anche il capitano interista Zanetti: «Abbiamo vinto meritatamente, ma ora dobbiamo pensare al Chievo. La Roma non mollerà fino alla fine. Le facciamo i complimenti per il cammino». Zanetti giustifica : «Ha perso la testa. Ma può capitare».