IL TEMPO - Non ha mai vinto uno scudetto, la logica dice che non ce la farà neanche stavolta, ma Claudio «Martello» Ranieri è lultimo ad arrendersi. Ha sempre preferito le cose difficili alla «pappa pronta» e stavolta, sulla panchina di casa sua, vorrebbe portare a termine unimpresa senza precedenti. La matematica gli suggerisce che tutto è ancora possibile.
A 24 ore dallultimo turno del campionato, non poteva mancare la nuova puntata della polemica con Mourinho, che nei giorni scorsi gli ha dato dellipocrita. «Per favore, voglio parlare di calcio. Io "normal one"? No - risponde lallenatore romanista - mi sento solo Claudio Ranieri, un uomo fortunato che fa il lavoro che ama. Si vede che a Mourinho sto molto a cuore perché parla spesso di me, ne trae linfa, forse deve costruirsi qualcosa. Anche io potrei dire tante cose... ma non mi interessa, mi annoia». Cè ben altro nella testa di Ranieri, che giura di non pensare a Siena-Inter e conferma la sua volontà di incontrare la Sensi a fine campionato. «Il mio futuro è già scritto, sarà un incontro per salutarci prima delle vacanze». Una proposta concreta della Nazionale lo farà riflettere, ma la proprietà si dice tranquilla. La Sensi, come sempre, ha preferito non viaggiare con la squadra e oggi vivrà la domenica del verdetto nel salotto di casa. Tutti i giocatori sono partiti per Verona, anche gli indisponibili. Volti piuttosto concentrati durante il viaggio, programma pre-partita senza modifiche stamattina la riunione tecnica in cui Ranieri comunicherà la formazione. Totti ci sarà dal primo minuto. «Sono pronto - ha assicurato il capitano - ho recuperato dai piccoli problemi degli ultimi giorni speriamo che il terreno non sia pesante». Sarà lultimo sforzo per il numero dieci, prima delle meritate vacanze. «Sono contento che Lippi non labbia convocato, un mese di riposo gli farà bene», chiude Ranieri. È la Roma dei romani, oggi più che mai.