Roma, è Totti contro tutti

20/05/2010 alle 12:33.

CORSPORT (G.D'UBALDO) - Totti contro tutti. Il capitano della Roma è an cora molto seccato dei continui attacchi che continua a ricevere. Lo striscione volgare degli interisti, le pa role di Balotelli, che lo ha accusato di insulti razzisti. Totti non ne può più e vuole difendersi in prima per sona. La Corte di Giustizia federale lo ha convocato per domani alle 13,30 in via Po. Assistito dall’avvoca to Antonio Conte, Totti si presenterà per dare forza al ricorso contro le quattro giornate di squalifica che gli sono state inflitte in seguito al calcio a Balotelli che ha portato all’espulsione negli ultimi minuti della finale di Coppa Italia del 5 maggio scorso. Sarà un di battito molto acceso, durante il quale il capitano farà valere le sue ragioni. Potrebbero essere chiamati a testimoniare anche alcuni suoi compagni.

DELUSIONE - è molto deluso da quanto è accaduto negli ultimi tempi. Deluso dall’epilogo del campionato, perchè alla fine del primo tempo a Verona aveva creduto nello scu­detto. Deluso dal comportamento dei colleghi, anche di qualcuno con il quale ha condiviso la gioia della vit­toria al Mondiale di quattro anni fa. Solo il grande af­fetto dei tifosi lo ha aiutato a ritrovare la fiducia. Il ca­pitano giallorosso è pronto a ricominciare la nuova stagione con la Roma con la voglia di riprovarci. La sua è stata una stagione tormentata, ma è riuscito lo stesso a finire il campionato in doppia cifra e a confer­marsi ancora una volta il miglior realizzatore giallo­rosso.

AMBIZIONI - si aspetta di poter giocare in una Roma più competitiva, che sappia rinnovare la sfida all’Inter. Spera che quello che è accaduto quest’anno non resti un episodio isolato. Si aspetta acquisti per una Roma che possa puntare ancora allo scudetto, che possa restare stabilmente nell’elite del calcio italiano. Per Francesco è molto importante tornare a giocare in Cham­pions League, una competizione che lo ha sempre affascinato, nella quale van­ta numeri da record.

Ieri si è schierato a favore della candi­datura di Roma olimpica. Da romano, ha sempre difeso la sua à, ha sempre aiutato il Comune, al di là degli schiera­menti politici. Per la Roma ha meso in gioco caviglie e ginocchia, ha dato tutto se stesso, ha rinunciato a guadagnare di più. Ci ha messo la faccia, anche quan­do le cose andavano male, è stato il parafulmine per la società, per gli allenatori che si sono succeduti sul­la panchina.

SCONTO - Adesso chiede solo di poter fare la sua parte, senza compiti “speciali”, senza dover essere lui a chiamare i giocatori per convincerli ad accettare di venire alla Roma. Si è messo spesso in gioco, con ge­nerosità, senza calcoli, ragionando da tifoso. E’ il più importante calciatore italiano, ieri anche Zoff ha rico­nosciuto il suo valore. vuole mettere un punto. Domani si difenderà davanti ai giudici della Corte di Giustizia federale. Ha molte cose da raccontare. Ha sbagliato, ha pagato, ha chiesto scusa, ma le offese gratuite non le sopporta più.