CORSPORT (P. TORRI) - Vendendo, possono materializzarsi oltre quaranta milioni per il mercato della Roma. Senza contare il risparmio sul monte ingaggi della società giallorossa. E, soprattutto, senza dover mettere sul mercato qualche pezzo importante della rosa
CORSPORT (P. TORRI) - Vendendo, possono materializzarsi oltre quaranta milioni per il mercato della Roma. Senza contare il risparmio sul monte ingaggi della società giallorossa. E, soprattutto, senza dover mettere sul mercato qualche pezzo importante della rosa romanista. Sono tredici i possibili partenti dal libro paga giallorosso, capiamo chi non sarà daccordo su alcune valutazioni, è sempre una questione di punti di vista, ricordiamo solo che su alcuni di questi la Roma può vantare la proprietà soltanto di metà del cartellino (Curci, Rosi, Motta). In più cè da dire che sette di questi tredici giocatori non hanno vestito la maglia giallorossa nellultima stagione ( Cicinho, Guberti e Antunes sono andati via nel mercato di gennaio).
Non è detto, oltretutto, che gli oltre quaranta milioni ipotizzati debbano essere per forza cash, si può sempre immaginare che alcuni di questi giocatori possano inseriti in scambi di mercato perché è evidente che, poi, comunque, non solo numericamente, la Roma li dovrà riampiazzare per mettere a disposizione di Claudio Ranieri una rosa in grado di poter affrontare campionato, Champions League, coppa Italia (e Supercoppa). Laspetto positivo è che questi quaranta milioni e passa potranno entrare nelle casse non proprio piene della Roma, senza essere costretti, per fare mercato, a sacrificare uno di quei giocatori importanti che potrebbero risolvere in un colpo solo i problemi economici con cui bisogna fare i conti. Cioè Vucinic e Mexes, soprattutto, senza voler parlare di De Rossi perché non abbiamo nessuna intenzione di offendere il presidente, dottoressa Rosella Sensi. Il punto della situazione sarà fatto tra martedì e mercoledì prossimi in una riunione a cui parteciperanno Ranieri, Pradè, Montali, Conti e la dottoressa Mazzoleni che comunicherà quello che sarà il budget per il prossimo mercato (non è da escludere anche la presenza della dottoressa Sensi), budget che per le indiscrezioni trapelate sino a oggi, non sarà di quelli morattiani.
Un conto, però, sono le cifre sulla carta, un altro è renderle fattibili. Non sarà semplice vendere e il primo a saperlo è il direttore sportivo Daniele Pradè che già da settimane è immerso completamente sulle questioni acquisti e cessioni. Per i tre brasiliani Baptista, Doni e Cicinho, il vero problema da risolvere è quello di trovare qualcuno non solo disposto a pagare il cartellino (e questo si può, due di questi faranno il Mondiale con il Brasile), ma anche ad accollarsi stipendi che sono di prima fascia (i tre insieme costano quasi quindici milioni di euro lordi allanno). Per la bestia potrebbero materializzarsi un ritorno in Spagna ( Siviglia) o Inghilterra (West Ham), ma non è da escludere un ritorno di fiamma dellInter. Per Doni cè unofferta dalla Turchia (Galatasaray), ma anche voci che lo vorrebbero nel mirino di alcuni club inglesi (si parla anche del Chelsea). Per Cicinho, invece, è un problema, per ora silenzio assoluto. Per gli altri giallorossi, gran parte dei quali ancora abbastanza giovani, non mancherà il mercato, fermo restando che magari per alcuni di questi potrebbe esserci la conferma (Cerci) o un ritorno alla base (soprattutto Rosi, protagonista di unottima stagione al Siena).
E chiaro, comunque, che sarà necessario un grande lavoro per provare a sistemare tutti, bisognerà farlo anche piuttosto in fretta perché poi sarà necessario fare anche il mercato in entrata. E per quello, oltre agli scambi, un po di cash sarà fondamentale.