
GASPORT (A. CATAPANO) - Ancora una volta, infilata in contropiede. Domenica sera Rosella Sensi si era lanciata allattacco («LInter si vergogni!»), tradita dallemotività. Ieri Mourinho lha colpita e affondata Se la pentola a pressione del tifo non fosse sempre sul punto di esplodere, lo scambio impari farebbe anche sorridere. È come se la Sensi gli avesse lanciato un sassolino e Mourinho le avesse risposto con un macigno. Istintiva lei, irrefrenabile lui. Almeno la Sensi ieri dopo aver invitato «i tifosi della Romaa una grande dimostrazione di lealtà sportiva» ha evitato di alzare ulteriormente i toni,
E il fair play? E infatti quelle di Lotito le ha raccolte e rilanciate con la stessa virulenza, dopo averci pensato 24 ore, stavolta senza preoccuparsi delle possibili ripercussioni sullordine pubblico. «Al presidente Lotito ricordo di aver disposto il silenzio di tutti i miei calciatori nella settimana di vigilia del derby, al fine di creare le più corrette condizioni ambientali, registrando viceversa lassenza di interventi analoghi sul fronte opposto, che si è distinto negativamente con provocazioni di ogni genere. Ricordo solo a titolo di cronaca che il presidente Lotito si è manifestato sullargomento solo a Milano, in Lega, il 30 aprile, invitando con non poca enfasi la stampa a pensare a Parma-Roma e non a Lazio-Inter. Prendo atto, a posteriori, che aveva inequivocabilmente ragione».
Gigante In tutto questo eccitarsi e punzecchiarsi, Claudio Ranieri ieri è stato un gigante. Le radio, molto eccitate, gli chiedevano «una partita da palla o gambe», lui le ha tranquillizzate. «Se la buttiamo sulla rissa perdiamo di sicuro, loro sono armadi».
E in questo clima da Fortapàsc («La violenza da stadio è un problema italiano: non cè più rispetto per il prossimo», dice), fa un appello: «I nostri tifosi vengano a tifare, non a creare incidenti. Sono convinto che sarà una festa dello sport. Il pubblico ci darà solo tanta energia».
Tenta anche di parlare di calcio. «Questa Coppa per noi è la fine di un percorso iniziato tra mille ostacoli. LInter è fortissima, ma noi ce la giocheremo, abbiamo le stesse possibilità di vincerla». Infine, Mourinho, con cui spesso in passato si è punzecchiato. «Un grande allenatore, si merita tutto quello che ha. Non gli piace il calcio italiano? Nemmeno a me». Come dargli torto.