Ranieri spera nella pace e nella Coppa

05/05/2010 alle 11:20.

GASPORT (A. CATAPANO) - Ancora una volta, infilata in contropiede. Domenica sera Rosella Sensi si era lanciata all’attacco («L’Inter si vergogni!»), tradita dall’emotività. Ieri Mourinho l’ha colpita e affondata Se la pentola a pressione del tifo non fosse sempre sul punto di esplodere, lo scambio impari farebbe anche sorridere. È come se la Sensi gli avesse lanciato un sassolino e Mourinho le avesse risposto con un macigno. Istintiva lei, irrefrenabile lui. Almeno la Sensi ieri — dopo aver invitato «i tifosi della Romaa una grande dimostrazione di lealtà sportiva» — ha evitato di alzare ulteriormente i toni,

E il fair play? E infatti quelle di Lotito le ha raccolte e rilanciate con la stessa virulenza, dopo averci pensato 24 ore, stavolta senza preoccuparsi delle possibili ripercussioni sull’ordine pubblico. «Al presidente Lotito ricordo di aver disposto il silenzio di tutti i miei calciatori nella settimana di vigilia del derby, al fine di creare le più corrette condizioni ambientali, registrando viceversa l’assenza di interventi analoghi sul fronte opposto, che si è distinto negativamente con provocazioni di ogni genere. Ricordo solo a titolo di cronaca che il presidente Lotito si è manifestato sull’argomento solo a Milano, in Lega, il 30 aprile, invitando con non poca enfasi la stampa a pensare a Parma-Roma e non a Lazio-Inter. Prendo atto, a posteriori, che aveva inequivocabilmente ragione».

Gigante In tutto questo eccitarsi e punzecchiarsi, Claudio Ranieri ieri è stato un gigante. Le radio, molto eccitate, gli chiedevano «una partita da palla o gambe», lui le ha tranquillizzate. «Se la buttiamo sulla rissa perdiamo di sicuro, loro sono armadi».

E in questo clima da Fortapàsc («La violenza da stadio è un problema italiano: non c’è più rispetto per il prossimo», dice), fa un appello: «I nostri tifosi vengano a tifare, non a creare incidenti. Sono convinto che sarà una festa dello sport. Il pubblico ci darà solo tanta energia».

Tenta anche di parlare di calcio. «Questa Coppa per noi è la fine di un percorso iniziato tra mille ostacoli. L’Inter è fortissima, ma noi ce la giocheremo, abbiamo le stesse possibilità di vincerla». Infine, Mourinho, con cui spesso in passato si è punzecchiato. «Un grande allenatore, si merita tutto quello che ha. Non gli piace il calcio italiano? Nemmeno a me». Come dargli torto.