IL MESSAGGERO (M.FERRETTI) - A fine gara, Claudio Ranieri non ce lha fatta ad andare sotto la curva (lo stadio, a dire il vero...) gremita dai tifosi arrivati da Roma. Ha abbracciato i suoi a metà campo, ha consolato Totti che era scoppiato a piangere come un bambino, poi si è diretto negli spogliatoi con passo veloce.
Sorrideva, certo, ma il suo è sembrato un sorriso amaro. Forse non solo per la delusione, visto quanto ha saputo combinare alla testa della Roma; per lamarezza, se mai (ri)pensando alla possibilità svanita, quasi alla fine del rettilineo, di vincere lo scudetto non solo per colpe sue o della Roma.
Lui, Ranieri, ha saputo portare in dote alla squadra giallorossa la bellezza di 80 (ottanta!) punti, con un girone di ritorno letteralmente strepitoso: 48 punti. Pensate, se la Roma avesse perso tutte le partite del girone dandata, si sarebbe lo stesso salvata alla grande. Non è unimpresa da applausi?
Eccolo, Ranieri, davanti alle telecamere di Sky. Con toni apparentemente sibillini. «LInter doveva essere campione dItalia. Io devo solo ringraziare questi ragazzi, che hanno fatto una cosa strepitosa. Sono arrivato che erano ultimi in classifica, mi hanno seguito e hanno fatto qualcosa di incredibile. Lo doveva vincere lInter di Moratti, ripeto. La Roma è stata protagonista, ha riaperto i giochi. Avevamo promesso ai tifosi di arrivare fino in fondo, e ci siamo riusciti. Complimenti ai vincitori. Devo abbracciare uno a uno tutti i miei ragazzi. La Roma è stata meravigliosa, ventiquattro partite senza perdere, unannata positiva. Cerano contestazioni, giocatori che non andavano, ma lambiente era positivo e abbiamo cominciato a volare. Ci siamo fermati soltanto oggi (ieri, ndr)». E ancora. «La Roma, quando sono arrivato, era allultimo posto ma io sapevo che la zona Champions era a quattro punti. Ho detto ai ragazzi di crederci sempre. Ripeto, è stata unannata bellissima, meravigliosa. Peccato che ci è mancato quel pizzico di fortuna. Ma Moratti, si sa, ha costruito un squadra formidabile per vincere. La Roma è stata protagonista di questo campionato. Siamo dispiaciuti, ma nel calcio cè che vince e cè chi perde. A Moratti dico in bocca al lupo per la finale di Champions.La formazione che vinse la Coppa dei Campioni tanti anni fa ancora la so a memoria...».
Poi, in sala-stampa. «Voglio fare i complimenti allInter per aver vinto il titolo e alla Roma per averglielo fatto vincere soltanto allultima partita. Io, sinceramente, non sono deluso: ho preso la squadra che era ultima e in ogni occasione ho alzato lasticella, come si fa nel salto in alto. I ragazzi mi hanno seguito e sono stati bravissimi a contrastare fino allultimo lo scudetto allInter. Non sono daccordo, però, con chi dice che abbiamo sbagliato la partita contro la Sampdoria, quella che di fatto ci ha costretto al secondo posto: dopo aver giocato il miglior primo tempo dellintero campionato, abbiamo sbagliato solo quindici minuti di quella partita. Non di più. Per il resto, un cammino meraviglioso, che mi ha riempito di gioia. Sinceramente, io qui a Verona non mi aspettavo niente: io volevo soltanto che la Roma mantenesse la promessa fatta ai tifosi, conquistando ottanta punti, e basta. Andare al riposo davanti allInter non mi ha dato nessuna emozione, io puntavo al pareggio a fine partita, lì a Siena... E ho visto che anche stavolta dopo lintervallo lInter si è fatta aspettare...».
Qualcuno prova con insistenza a fargli fare lennesima polemica con Mourinho, ma Ranieri cerca di glissare fino allultimo. Poi, però, non ce la fa e molla una battuta. «E un giovane che ha voglia di imparare. Adesso ho visto che ha citato Sartre, quindi è sulla buona strada per diventare grande...».




