Ranieri: "Roma, prendi la Coppa Italia"

03/05/2010 alle 12:58.

CORSPORT (G. D'UBALDO) - Bisogna crederci fino in fondo, seguire la strada indicata da Claudio Ranieri. Guai a mollare pro­prio ora, il tecnico di San Saba aveva detto che la lotta scudetto si sarebbe decisa all’ultimo minuto dell’ultima giornata e in ogni caso sarà così. La Roma sarà in corsa senza cedimenti. La squadra ha mostrato il carattere che vuole il suo allenatore in quella che poteva essere la partita più deli­cata, dopo lo scivolone contro la Samp: « Ero convinto della reazione dei ragazzi, questa è una squadra al­la quale possia­mo rimprovera­re molte cose, ma non sul pia­no del caratte­re. Sa reagire più volte siamo caduti e più volte ci siamo rialzati. Questa volta sono gli episodi che ci hanno favoriti, rispetto alla partita con la Samp. Siamo riusciti a fare subito gol

Le polemiche con il Parma sono proseguite anche a fine partita. Il di­rettore generale Leonardi e il tecnico Guidolin hanno detto che meritava­no loro di vincere, dopo aver domi­nato. Ranieri circoscrive la polemi­ca:

«Chi fa gol ha sempre ragione, io sono stato zitto quando ho perso con la Samp e ho fatto i complimenti al­la squadra di Del Neri. Il Parma se avesse fatto così tutto il campionato con questo spirito avrebbe potuto puntare alla o al­l’Europa League. Comunque faccio i complimenti al Parma per l’impegno che ci ha messo e abbraccio uno ad uno i miei giocatori per la prestazio­ne che sono riusciti a fare».

Guidolin si è anche lamentato per il comportamento non esemplare, a suo dire, di alcuni tifosi della Roma. Ra­nieri ha preferito non entrare nel me­rito:

« Non so cosa sia accaduto, so solo che noi dobbiamo ringraziare i nostri tifosi che per tre quarti hanno riempito il Tardini e ci hanno fatto sentire a casa».

Ieri sera ha visto la partita del­l’Olimpico, ha sperato in una grande prova da parte della Lazio: « Queste sono partite da vedere, al di là del­l’interesse specifico che potevamo avere».



IL MESSAGGIO - Ai suoi giocatori può dire solo grazie, perchè con la vittoria di Parma ha ottenuto quello che vo­leva: giocarsela fino alla fine: « La Roma nel secondo tempo ha continuato a spingere, non c’è stato rilassa­mento. Sono corso ai ripari cambiando as­setto tattico ed è anda­ta meglio. Anche se in extremis ho dovuto ri­nunciare a Pizarro, che non si era allenato con regolarità durante la settimana e non ho voluto rischiar­lo. Siamo lì, pronti a giocarci le no­stre chance. Ricordando che noi sia­mo una squadra normale, l’Inter è una corazzata. Mi auguro che si con­cluda tutto all’ultimo minuto dell’ul­tima giornata». Qualsiasi cosa acca­da, Ranieri ci crederà fino alla fine.

La scelta di non rinunciare a è da ricondurre anche all’assenza di Pizarro.
Senza la principale fonte del gioco aveva bisogno di un centravan­ti che partecipasse di più alla mano­vra. ha fatto un gol, un assist e ha colpito un palo: «Eppure non è an­cora al top, può fare di più, ma è una meraviglia vederlo giocare. La lite con Mirante? Al non stava bene che i compagni facessero troppi falli su ...» , taglia corto Ranieri. Il recupero del miglior gli con­sente di riportare la Roma all’antico, al 4- 2- 3- 1 di spallettiana memoria:

«Ho visto bene contro la Samp e in settimana si era allenato con gran­de impegno e continuità. Non ho fat­to calcoli. Mi dispiace per Luca (To­ni, ndr), merita di giocare, lo conside­ro un titolare come Mexes o Brighi, ma devo essere sincero, la squadra è abituata a giocare con un centrocam­pista in più, Perrotta o Menez. Ades­so cambiarla e mettere due punte non è facile, devo essere più che sicu­ro. Mi piace sottolineare lo spirito di chi entra dalla panchina, que­sta squadra è un tutt’uno con il pubblico, nes­suno si tira in­dietro » .



L’APPUNTA­MENTO - Merco­ledì la finale di Coppa Italia. Centrare un trofeo al primo tentativo per Ranieri sareb­be il massimo: « Ci teniamo tantissimo. Avremo di fronte la squadra che sta lottando per essere la migliore in Europa. Avremo grande rispetto, ma avremo dalla no­stra l’Olimpico. Loro sono in corsa per il Grande Slam, noi proveremo a mettergli il bastone tra le ruote».

Ranieri non ha vinto molti trofei nella sua carriera, ma ha fatto bene ovunque è andato. Lo sottolinea con una punta di orgoglio: «In Spagna se alleni il Real o il puoi vin­cere facilmente, lo stesso accade in Inghilterra se vai al Manchester o al­l’. Io che vengo dalla Vigor Lamezia mi accontento di quello che ho fatto».