IL ROMANISTA (G.PIACENTINI) - «IL MINISTRO La Russa ha ragione: il Siena ha onorato il campionato, ma lui è abituato a vedere partite come Lazio-Inter». Claudio Ranieri, il giorno dopo uno scudetto sfuggito per un soffio, non rinuncia a rispondere con la consueta ironia a chi non contento di vincere, vorrebbe anche stravincere. Il tecnico giallorosso però coglie anche loccasione per fare i complimenti ai suoi ragazzi e per fare chiarezza sul suo futuro. «Complimenti ai ragazzi per quello
LINVASIONE DI FIUMICINO «Questa è la testimonianza di quello che chiedevo ai ragazzi allinizio: "portiamo la
gente allo stadio. Saremo contenti quando avremo riempito lOlimpico". Li abbiamo riportati in trasferta e ricreato un amore indissolubile con questa maglia e con questa squadra. Per tutto questo i ragazzi devono essere felici. Non abbiamo raggiunto il sogno, ma solo il fatto di aver sognato è una cosa molto ma molto bella»
CAMPIONATO IRRIPETIBILE «Quello che abbiamo fatto, quello che ha fatto la squadra questanno è sicuramente irripetibile. Però non dobbiamo metterci paura. Sarà più dura, sarà più difficile ma a noi le cose difficili piacciono: Proveremo a superarci anche se sarà difficile, ma con laiuto del pubblico perchè no? Uno deve pensare positivo, un allenatore non può essere un negativo o non potrà mai volare alto. Sappiamo le difficoltà ma mi piace pensare positivo. Per quanto sarà dura, il prossimo anno dovremo provare a fare meglio. Io ci voglio credere. Tutti quando concorrono vogliono vincere. Limportante è fare un campionato di vertice: ci sarà la Champions League, andremo in giro per lEuropa. Siamo i messaggeri di Roma, una città conosciuta in tutto il mondo, quindi dobbiamo continuare a farci conoscere e rispettare in goni luogo, sperando di farcela».
GLI INIZI «I ragazzi hanno saputo reagire, non solo allinizio ma anche durante il campionato quando abbiamo affrontato momenti difficili. Poi ci sono momenti di grazia che ci hanno portato a fare ventiquattro risultati
utili consecutivi, una cosa impressionante. Li martellavamo sullimpegno negli ultimi minuti per dare di più nel finale e infatti abbiamo fatto tantissimi punti nel finale. È vero, qualcuno lo abbiamo anche perso negli ultimi minuti, ma tra saldo positivo e negativo credo che in quel momento delle gare abbiamo fatto più quindici punti. Non possiamo lamentarci. Se non ce labbiamo fatta, però, qualcosa abbiamo sbagliato».
LILLUSIONE «Nellintervallo della gara con la Sampdoria ho parlato con i ragazzi, con Francesco (Totti, ndr) e gli ho detto: se battiamo la Samp è fatta. Purtroppo non ce labbiamo fatta. Ha vinto lInter, sono più forti, ma noi non ci rimproveriamo nulla».
LO STRISCIONE SU TOTTI «Lho trovato di cattivo gusto e mi auguro che come è stato sanzionato Totti, siano
sanzionati anche quelli che stavano la. Allora ci sarebbe giustizia. A me piace essere equo e giusto: Totti ha sbagliato e lui si era rivolto solo ai suoi tifosi che avevano sciolto un manifesto uno stendardo molto grande raffigurante i pollici versi e lui lha fatto verso i suoi tifosi. Questi invece sono stati degli striscioni rivolti un
pò a tutta lItalia. Si può essere goliardici, ma ricordiamoci sempre chi siamo e chi ci vede».
RISPOSTA A LA RUSSA «La Russa ha ragione: il Siena ha onorato il campionato, ma lui è abituato a vedere
partite come Lazio-Inter».
MANAGER ALLA FERGUSON «E difficile trasportare filosofie estere in Italia. Allesterno possono cambiare le date della partite e tutto fila liscio. Da noi, giocando noi prima e gli altri dopo qualcosa è stato cambiato. Dobbiamo restare con la nostra cultura. Ferguson è un manager che non va quasi mai al campo. A me piace stare ventiquattro ore su ventiquattro sul campo ad allenare i miei ragazzi».
RANIERI ALLESTERO «Quando sono tornato si diceva che non ricordavo il calcio italiano. Io allestero non ero andato a sentire i Beatles. Io da Italiano andavo allesterno, in Spagna e Inghilterra e dicevano che avessi scordato il calcio italiano. Dicevano che guadagnassi tanto. Quando mi chiamò il Parma invece firmai in bianco. Poi, quando vidi la cifra dissi: pensavo fosse poco, ma non niente (ride, ndr)».
IL FUTURO «Resto al cento per cento. Mia figlia quando ha sentito queste voci sulla Nazionale mi ha detto: "Papà non fa scherzi" e io lho tranquillizzata. Cè solo un futuro per me, ringrazio chi mi stima ma io penso alla Roma, ho iniziato un percorso e voglio andare avanti. In futuro mi piacerebbe una nazionale, non necessariamente quella italiana. Io ora mi sento a casa e ringrazio la famiglia Sensi per questo».
IL MERCATO «Difetti e pregi ne hanno tutti, io li dirò ai miei giocatori e cercheremo a lavorare su questo. Ritocchi alla rosa? Faremo di tutto, so comè il clima qui a Roma, qualcosa muoveremo comunque. Cercheremo di fare meglio ancora. Ovviamente non sarà facile fare mercato, abbiamo i soldi contati, ma nonostante questo direi che abbiamo sempre fatto ottimi campionati. Cerchiamo giocatori che vogliano questa maglia, che accettino la sfida. Che vogliano venire a Roma, indossare questa casacca, con migliaia di tifosi a cui basta vedere che diamo il cento per cento sul campo per avere tutto il loro amore e la loro spinta».
MOURINHO «Come allenatore è molto bravo, è uno degli allenatori stranieri che segue la scuola italiana, un altro che mi viene in mente è Benitez. Come uomo è un ottimo comunicatore, a volte sconfina un po ma è giovane, può migliorare (ride, ndr) se non offendesse sarebbe perfetto. Se mi mancherà Mourinho? Si mi mancherà. È un avversario tosto. Ma io vorrei salutare Leonardo, una persona che fa bene al calcio italiano e che farà bene ovunque andrà».
GIOIA DERBY «Non me ne voglia Reja che è qui vicino a me, ma sicuramente i derby sono stati due belle soddisfazioni. Non abbiamo meritato nellultimo? Ma da romano questo mi dà ancora più soddisfazione».