IL ROMANISTA (G. PIACENTINI) - «LO SCUDETTO? Per ora è un libro chiuso, lo riaprirò solo giovedì dopo la gara con lInter. Della partita tra la Lazio e lInter non voglio parlare». Claudio Ranieri è concentrato sullobiettivo. La Coppa Italia è il suo chiodo fisso, la partita più importante perché è quella che concretamente può consentire alla Roma di alzare un trofeo davanti ai propri tifosi. Al campionato si tornerà a pensarci dopo, con la consapevolezza che anche vincere le ultime due partite col Cagliari e col Chievo
Lazio e lInter non voglio parlare». Claudio Ranieri è concentrato sullobiettivo. La Coppa Italia è il suo chiodo
fisso, la partita più importante perché è quella che concretamente può consentire alla Roma di alzare un trofeo davanti ai propri tifosi. Al campionato si tornerà a pensarci dopo, con la consapevolezza che anche vincere le ultime due partite col Cagliari e col Chievo potrebbe non bastare. Meglio concentrarsi sulla Coppa Italia che «rappresenta la fine di un percorso iniziato tra mille difficoltà». Roma e Inter, così diverse eppure sempre una di fronte allaltra. Antagoniste fino alla noia, con le altre squadre che stanno lì a guardare. Due modi diversi di intendere il calcio: da una parte la forza delle idee, per usare le parole di Gian Paolo Montali, dallaltra la forza dei soldi di Moratti. Un "odio sportivo" che non va alimentato, perché il clima negli ultimi tempi è già troppo caldo. «La violenza è un problema della nostra società: non cè più rispetto verso il prossimo. I nostri tifosi devono venire per una festa, devono uscire i valori dello sport. La forza è stata lunità di squadra, siamo arrivati qui per la fiducia e lenergia che ci ha dato il pubblico, deve essere una prova di lealtà sportiva e basta».
LA FINALE «La finale rappresenta la fine di un percorso iniziato tra mille difficoltà. Ma la squadra ha saputo reagire, diventando tuttuno col suo pubblico. Roma e Inter, protagoniste del campionato, si giocano la finale. Non ci sono favorite. LInter è forte, ma la Roma ha dimostrato la sua forza. Cela giochiamo 50 e 50. Vinca il migliore».
ROMA UNICA ANTAGONISTA «Difficile spiegare il perché, ci sono dei cicli. La Roma dopo la vittoria dello scudetto ha rivisto i propri piani, si è scoperta saggia nel cercare giocatori giusti a prezzi giusti. Moratti
invece è una vita che spende ed è giusto raccolga una parte delle soddisfazioni che merita. Complimenti alla Roma per la politica che è costretta a mettere in atto. Altri sono stati ridimensionati dopo Calciopoli. La Roma è riuscita a restare concentrata e determinata e per questo con lInter sono le squadre che si sono incontrate
di più».
TROPPA TENSIONE «Non credo, noi non dobbiamo fare la remontada come il Barcellona. È una finale, dobbiamo giocare il nostro calcio. Non vedo una tensione eccessiva... cè la tensione giusta, è gara secca, vinca il migliore. Sappiamo la forza dellInter, è una corazzata, ma le difficoltà ci piacciono».
APPELLO AI TIFOSI «I nostri tifosi devono venire per una festa, devono uscire i valori dello sport. La forza è stata lunità di squadra, siamo arrivati qui per la fiducia e lenergia che ci ha dato il pubblico, deve essere una prova di lealtà sportiva e basta. Non credo ci saranno incidenti, il pubblico deve essere contento di come si sta battendo la squadra. La violenza è un problema della nostra società: non cè più rispetto verso il prossimo».
LA REAZIONE DELLA SQUADRA «A me interessa solo lInter. Sarà una bella partita, punto e basta. Non ho
dovuto fare nessun discorso particolare. Pensiamo a noi stessi, non agli altri. Sarà una sfida tra due protagoniste. LInter vince da quattro anni lo scudetto, sta facendo benissimo in Champions e sono molto contento che in finale cè una formazione italiana. Siamo contenti e orgogliosi di poter affrontare una squadra così in una finale di Coppa Italia. Abbiamo grande rispetto, ma anche noi gio-cheremo la nostra partita. Sicuramente non dovremo metterla sul pianon della rissa perché loro sono armadi; se la mettiamo sulla rissa perdiamo sicuro».
SU MOURINHO «Non credo che lInter giudichi inferiore la Roma. I nerazzurri faranno di tutto per vincere, così come noi. Con Mourinho i rapporti sono buoni. Lo stimo. Sta facendo benissimo anche nel campionato italiano e si merita tutti i successi che sta conseguendo. Ha detto che non gli piace il calcio italiano? Sono daccordo con lui».
TOTTI E GLI ALTRI «Totti ha avuto diversi problemi durante la stagione. Però quando è in buone condizioni la squadra ne trae vantaggio. Sono molto contento. Le condizioni di Pizarro e Vucinic? Sono entrambi convocati e stanno bene. I supplementari? Credo però che la gara si deciderà nei novanta minuti. Ci stiamo esercitando sui rigori ma non credo che ce ne sarà bisogno. Tutti gli uomini sono in buona condizione. Ciò mi permette di scegliere con la massima tranquillità gli undici titolari e la panchina. Questo gruppo è cresciuto molto. Quando gioca uno che di solito ha poco spazio ti dà il 100%. Stiamo tutti dando più di quello che possiamo. E per questo ringrazio i ragazzi».
NON SI MOLLA NIENTE «Non ho parlato di scudetto, ma di Coppa Italia. Lo scudetto è un libro messo da parte, ora cerchiamo di fare al meglio in Coppa Italia. Per battere lInter dovremo essere compatti e determinati. Il libro-scudetto lo riapro giovedì mattina».
EFFETTO OLIMPICO «Giochiamo in casa. Credo sia giusto avere una sede per la finale di Coppa Italia come succede in Inghilterra. A Roma risiede il Presidente della Repubblica. E giusto che si giochi qui. Poi è un caso che ci sia la Roma in finale. La stella dargento? Tutte le cose sportive mi danno grosse motivazioni