CORSPORT (G. D'UBALDO) - Una strana atmosfera ieri a Trigoria. Musi lunghi e poca voglia di parlare. Francesco Totti come sempre è stato tra i primi ad arrivare. Alle otto e mezzo era nel centro sportivo, dopo aver accompagnato il figlio Cristian allasilo. Ha avuto un primo colloquio da solo con Ranieri. Il tecnico gli ha raccomandato di stare tranquillo, di non lasciarsi prendere dal nervosismo. Il capitano non ha preso bene lesclusione dallundici iniziale della finale della Coppa Italia, ma non cè stata una frattura. Ranieri gli aveva prospettato lipotesi di partire dalla panchina tra sabato sera, dopo la vittoria sul Parma e domenica. Totti non se laspettava di restare fuori, dopo la sostituzione nel derby alla fine del primo
Intanto lipotesi di un ritorno in Nazionale sembra ormai accantonata. Ma non per il calcione a Balotelli. Lippi lo avrebbe chiamato solo in caso di qualche defezione dellultimora. Ranieri ha poi parlato alla squadra in due riprese. Prima negli spogliatoi e poi in mezzo al campo. Allinterno il tecnico ha fatto rivedere alcune immagini di Roma Inter. Ha sottolineato gli errori commessi, il fatto che la Roma sia caduta nella trappola, di non essere riuscita a giocare il suo calcio.
La squadra non ha giocato da Roma, anche se alla fine la partita è stata decisa dagli episodi. I giocatori si sono lasciati prendere dal nervosismo. Lallenatore ha chiesto poi ai giocatori lultimo sforzo. Tenere duro per le prossime due partite della volata scudetto. Di restare uniti e dare il massimo, perché tutto può ancora succedere. I giocatori, che in tre giorni sono passati dalla delusione della vittoria dellInter sulla Lazio alla sconfitta in Coppa Italia, ci credono un po meno.
Il tecnico deve lavorare ancora sulla psicologia dei suoi giocatori. Ma anche per lui è stato un brutto colpo. Ieri, durante lallenamento è rimasto seduto per quasi venti minuti in panchina, assorto nei suoi pensieri. E la prima volta che accade da quando è a Roma, lui che è sempre abituato a dirigere lallenamento con entusiasmo e grande partecipazione, sempre pronto a stimolare i giocatori. In questo periodo è riuscito a tenere unito il gruppo, a far accettare anche le esclusioni più scomode. Restano dieci giorni, poi si chiudono i battenti, comunque vada a finire. Dopo lultima partita contro il Chievo del 16 maggio, la squadra sarà impegnata il 22 allOlimpico in una esibizione per beneficenza per la raccolta del sangue. Si sta cercando di organizzare unamichevole, poi tutti in vacanza.