IL ROMANISTA - «Adriano? Di lui non so niente e se lo sapessi non ve lo direi». Gioca in difesa, Claudio Ranieri, sul mercato della Roma e sul nome di Adriano. LImperatore brasiliano sembra lobiettivo più facilmente raggiungibile per la società giallorossa e il tecnico romanista, intervenuto alla conferenza stampa di presentazione della Partita del Cuore (allenerà la Nazionale Cantanti), non chiude le porte ad un suo possibile arrivo. Anzi, lo paragona ai più forti attaccanti in circolazione
E a chi gli fa notare che per la Roma lingaggio del brasiliano rappresenterebbe una vera e propria scommessa, risponde : «la mia vita è fatta sempre di scommesse». Intese come sfide, chiaramente, perchè in realtà Ranieri non ha mai scommesso, come ha tenuto a precisare, neanche sulla schedina del Totocalcio. Ma Adriano sarebbe proprio una scommessa perdente? Paolo Roberto Falcao, sentito da "Il Romanista" due giorni fa ha sentenziato che lex interista ha tutti i numeri «per tornare a essere Imperatore». Sembra invece allontanarsi da Roma, Luca Toni, il cui ingaggio comporterebbe una spesa eccessiva. «Non lo so vediamo. Non cè nulla di scontato. Il mercato è fatto ad incastri e noi dovremo incastrare molte cose».
Quello che interessa di più a Ranieri in questo momento sono i progetti per il prossimo anno.«Io ho il progetto Roma e voglio portare avanti questo progetto. Abbandonare la Roma sarebbe stato come tradire in questo momento la mia squadra». E ancora: «La mia scommessa è fare meglio con la Roma il prossimo anno, tutti vorrebbero vedere superati questi ottanta punti. Io posso promettere soltanto ancora più lavoro di quello fatto».
Per pianificare la prossima stagione è in programma, si dice, un incontro con il presidente Sensi in cui verosimilmente saranno studiate le strategie di mercato ed in cui dovrebbe arrivare anche laccordo per il prolungamento del suo contratto, quello attuale scade il 30 giugno del 2011, per altre due stagioni. «Con il Presidente ci sentiamo quasi tutti i giorni, non abbiamo bisognoso di vederci.. Non cè nulla da vedere o da fare, dobbiamo cercare di migliorare la squadra sapendo che abbiamo delle difficoltà. Ma come è sempre stato fatto in questi anni, metteremo in campo una rosa competitiva. Avremo la Champions League, vogliamo fare bene. I tifosi hanno apprezzato il messaggio di dover dare tutto sul campo. La nostra ricerca è di questo tipo di giocatore: tecnico, bravo, ma deve trasmettere al tifoso queste emozioni».
Per la panchina della Nazionale è stato scelto Cesare Prandelli, ma anche la candidatura di Ranieri è stata forte. Il suo nome è circolato in federazione. «Sono contento della scelta per Cesare Prandelli: è un persona stupenda che merita di guidare la nazionale, è un tecnico che sa lavorare molto bene anche se il lavoro
del selezionatore - ha aggiunto Ranieri - è altro rispetto allallenatore. Io non sono mai stato contattato ma solo il fatto di essere accostato dalla stampa mi ha fatto piacere».
Alla Juve ancora lo rimpiangono, e ora hanno cambiato tutto. «Era normale dopo una stagione così che cambiassero, hanno rivoluzionato tutto, avranno bisogno di un po di tempo. Marotta è un dirigente che stimo molto e sicuramente farà bene. Le avversarie per il prossimo anno? Vediamo come si rinforzeranno, ne parliamo allinizio della prossima stagione».