Ranieri: "Adriano? Chissà"

21/05/2010 alle 12:28.

E-POLIS - I sentimenti, se si parla di Partita del Cuore, calzano a pennello. «Abbandonare la Roma sarebbe stato come tradire la mia squadra». Claudio Ranieri, partecipando alla presentazione della Partita del Cuore, giura assoluta fedeltà. «La Nazionale non mi ha mai contattato ma solo il fatto di essere accostato alla panchina azzurra mi ha fatto piacere. Io, comunque, ho un progetto con la Roma e lo voglio portare avanti». Ranieri non tradisce. Rosella Sensi è avvisata e lo sa bene.

IERI NESSUN incontro tra i due, forse ci sarà oggi (non ci sarà invece la cena di fine campionato tra squadra, staff tecnico e società), anche se il tecnico di San Saba non ne sente particolarmente bisogno: «Non è che ci dobbiamo vedere per forza, io e la presidente ci sentiamo quasi tutti i giorni. Dobbiamo cercare di migliorare la squadra sapendo che abbiamo delle difficoltà. Ma come ha sempre fatto la Roma in questi anni, metteremo in campo una rosa competitiva. Avremo la , vogliamo onorarla. Noi cerchiamo questo tipo di giocatore: tecnico, bravo, ma deve trasmettere al tifoso queste emozioni».

L’identikit è stato fatto, il mercato può incominciare a tutti gli effetti. «Il mercato è fatto ad incastri e noi - spiega Ranieri – dovremo incastrare molte cose. Toni? Non lo so, vediamo. Non c'è nulla di scontato». Un nome tira l’altro: Adriano, il perfetto mix tra rischio e scommessa, tanto per farne un altro. «Io non scommetto, non gioco neanche la schedina. Però la mia vita è fatta sempre di scommesse. Non so nulla di Adriano e se lo sapessi non lo direi. La mia scommessa è fare meglio con la Roma il prossimo anno, tutti vorrebbero vedere gli ottanta punti superati. Io posso promettere soltanto che lavorerò ancora di più. Se mi piace Adriano? Di giocatori come lui ce ne sono tanti. Milito, ad esempio. Ce ne sono di bravissimi, come Villa, Balotelli e Eto'o. Sono giocatori importanti per ogni squadra».

Non solo la Roma, ma anche il mercato degli altri: «Vediamo come si rinforzeranno e all’inizio della prossima stagione parleremo di quali saranno le nostre avversarie. La Juve? Mi pare normale che cambino molto dopo un’annata del genere. Hanno rivoluzionato molte cose e avranno bisogno di un po' di tempo. Marotta, però, è un dirigente che stimo molto e sicuramente farà bene. La Nazionale? Sono contento della scelta per Prandelli. Lui è una persona stupenda, se lo meritava. Il lavoro del selezionatore è tutt'altro rispetto all'allenatore, ma Cesare sa lavorare e farà bene».

Da Viale Mazzini a Parla con Me. Gian Paolo Montali è stato l’ospite di turno del programma di Serena Dandini. «Siamo orgogliosi della nostra cavalcata - ha dichiarato il coordinatore dell’area tecnica giallorossa - non abbiamo rimpianti. Trovo imbarazzanti gli attacchi a , se c’è uno che non è assolutamente razzista ed è sempre stato generoso con tutti. Mexes ce lo teniamo stretto». Programmi della Roma per prima delle vacanze: domani partitella contro la Primavera all’Olimpico per Insieme alla Roma per donare la Vita’; giovedì amichevole di beneficenza a l’Aquila.